Ecopneus e Ministero dell’Ambiente. Insieme per ridurre le emissioni di gas inquinanti

Walter Gobbi

Il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e il direttore generale della società consortile, Ecopneus, hanno firmato un accordo per definire un sistema di calcolo dell’impronta di carbonio dei manufatti realizzati con la gomma e derivanti dal riciclo e recupero dei materiali in uso. Lo scopo è quello di adottare possibili misure per ridurre le emissioni nel ciclo di vita dei prodotti.

Corrado Clini ha commentato “questo accordo volontario ha un valore particolare non solo perche’ Ecopneus e’ la prima societa’ consortile tra gli attori del segmento dei rifiuti ad aderire al programma Carbon Footprint, ma anche perche’ il recupero di pneumatici fuori uso e il loro riutilizzo sotto forma di materia e di energia da’ un contributo importante al miglioramento dell’ambiente”.

Per i suoi progetti sul recupero finale dei pneumatici fuori uso e i materiali di scarto, Ecopneus si è aggiudicata il “Trofeo dell’eccellenza” nella categoria Rispetto dell’Ambiente. Giovanni Corbetta, Direttore Generale dell’azienda ha commentato il premio dicendo “per noi un valore particolare non solamente perché tutte le nostre attività sono improntate al rispetto e alla salvaguardia ambientale, ma soprattutto perché il recupero degli pneumatici fuori uso e il loro riutilizzo sotto forma di materia e di energia possono dare un contributo importante al miglioramento dell’ambiente e allo sviluppo di un mercato “green” in Italia”. E l’azienda sembra positiva su questo fronte, in quanto una sua recente ricerca, effettuata con Federpneus (Associazione nazionale rivenditore specialisti di pneumatici), ha dimostrato la crescita di sensibilità per i temi ambientali da parte dei gommisti italiani.

Lo studio è stato presentato all’interno di Autopromotec, importante fiera internazionale di settore. 1500 utenti distribuiti su tutto il territorio italiano sono stati interpellati sul tema della gestione dei pneumatici fuori uso e sulle nuove normative. Il 91% degli intervistati ritiene che le nuove leggi abbiano creato ordine e chiarezza, mentre il 74,6% ritiene un vantaggio per la loro attività l’esplicitazione del valore economico dell’eco-contributo in fattura. Inoltre, una buona parte degli utenti si è dichiarato impegnato sul fronte del risparmio acqua ed energia e sull’uso dei prodotti bio-compatibili.

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