Il nuovo club Aci Storico sarà un grande archivio digitale, lo annuncia Damiani, presidente Aci

Walter Gobbi

Aci Storico è un nuovo servizio club a disposizione di collezionisti, appassionati e proprietari di auto d’epoca volto ad aiutare nella gestione, valorizzazione e conservazione della memoria e del patrimonio storico automobilistico.

Non basta creare un elenco delle auto storiche da tutelare, con il termine auto d’epoca non si intende soltanto sottolineare un gusto di nicchia stile vintage, tutelare il patrimonio storico automobilistico significa preservare dalla completa sparizione quei modelli che hanno segnato un momento di evoluzione o di arrivo del processo ingegneristico, tecnico, meccanico e di stile legato al mondo auto che nelle sue dinamiche di sport, passione e utilitarismo applica e si incontra con il mondo della scienza, della tecnica e della tecnologia. L’importanza di preservare i modelli auto d’epoca con la memoria storica che esse portano e depositano è stato sottolineato dall’impegno ACI e dall’intervento del suo presidente, Angelo Sticchi Damiani, presso la Fiera Auto e Moto d’Epoca di Padova. I collezionisti sono messi a dura prova dalla crisi economica e dalle difficoltà di tutela, gestione e manutenzione, le istituzioni sono poco attente a questo aspetto e così l’ACI, dopo l’importante aggiornamento della lista auto da tutelare, crea un nuovo servizio rivolto a collezionisti, appassionati e proprietari di auto d’epoca. Le intenzioni del nuovo club Aci Storico specifico è quello di creare una grande biblioteca digitale dell’auto usando anche gli archivi locali e nazionale che conservano documenti e testimoniane preziose per la ricostruzione delle evoluzioni storiche della mobilità e dell’automobilismo.

Angelo Sticchi Damiani spiega così l’iniziativa. “Troppe auto vecchie, prive di valore storico e usate ogni giorno nel traffico oggi vengono spacciate per auto d’epoca e godono di privilegi che devono essere riservati alle vere vetture storiche, che per loro natura sono usate poco e bene dai proprietari. Solo l’anno scorso sono stati rilasciati migliaia di certificati di interesse storico, da organismi privati a cui lo Stato ha affidato compiti di defiscalizzazione sui veicoli senza fissare alcuna tariffa per l’erogazione del servizio a tutela degli utenti. Questa giungla disorienta e danneggia tutti, a cominciare dalle Compagnie assicurative che stanno abbandonando il settore senza riconoscere più alcuna attenzione ai collezionisti. Il nostro primo passo è stato quello di recuperare il rapporto con le Compagnie: abbiamo stilato e consegnato all’ANIA una lista di auto davvero di interesse storico, meritevoli di tutela. Questo elenco rappresenta l’ossatura del Registro ACI Storico nel quale sono inserite comunque tutte le auto con oltre 40 anni di età. Le compagnie hanno così uno strumento chiaro e uniforme per operare con criteri univoci sul mercato. ACI tutela tutti i collezionisti, salvaguardando e rendendo efficaci i loro diritti indipendentemente dall’onerosa iscrizione a un club, sia questo ACI Storico o altro.

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