Lamborghini Countach

Walter Gobbi
Lamborghini Countach

Lamborghini Countach

La Lamborghini Countach nacque come erede della Lamborghini Miura. Progettata da Giampaolo Dallara fu disegnata da Marcello Gandini e venne costruita con procedimenti manuali. Nel 1982 le venne montato un motore V12 4750 da 375 CV, per renderla competitiva con la Ferrari Testarossa.

La Lamborghini Countach si distingue per l’eccellente tenuta di strada, resa possibile dal serbatoio del carburante e dal radiatore montati simmetricamente. In questo modo la distribuzione del peso era quasi perfetta e l’equilibrio ad alta velocità ottimo. Nonostante questo grande pregio, la Lamborghini Countach possiede anche dei grossi difetti: scarsa visibilità, larghezza eccessiva, sterzo pesante, marce dure e abitacolo ristretto.

La velocità massima raggiunta dalla Lamborghini Countach è di 301 km/h e la capacità di passare da zero a 100 è a dir poco sorprendete: appena 5 secondi.

La Lamborghini Countach era un’auto destinata a chi possedeva parecchio denaro, basti pensare alla sensibilità della carrozzeria, molto soggetta ai graffi, i cui costi di riparazione equivalevano al prezzo di un’utilitaria! Per non parlare dei pezzi adoperati per la costruzione della vettura: quattro tubi di scarico, quattro alberi a camme, 12 cilindri, 6 carburatori e un serbatoio da 118 litri.

Gli esemplari prodotti furono circa mille e il prezzo di mercato oggi giorno è di 50 mila euro.

La Countach è una vettura sportiva prodotta in serie tra il 1973 e il 1990. Il prototipo venne presentato per la prima volta al Salone di Ginevra nel 1971da Bertone e fu disegnato da Marcello Galdini che lavorava per lui. L’auto veniva soprannominata anche con la sigla LP500, in cui 500 indica la cilindrata del motore e LP la posizione di quest’ultimo, Longitudinale Posteriore. Montava un propulsore V12 con una potenza di 400 Cv DIN (328 Kw) e permetteva di raggiungere una velocità massima di 300 chilometri orari. Prima della produzione in serie, furono costruiti altri due prototipi, uno in tinta rossa e l’altro in tinta verde.

La produzione seriale della Lamborghini Countach iniziò nel 1973, con una carrozzeria realizzata in alluminio e studiata da Paolo Stanzani e che riprendeva quella del primo prototipo costruito. Anche questa vettura era, infatti, dotata di porte incernierate sul davanti, che si aprivano ruotando verso l’alto. Questa scelta fu fatta per necessità e non per ottenere un migliore stile, in quanto se si fossero aperte lateralmente sarebbero state troppo ingombranti, essendo un’auto molto bassa e larga. Il motore di questa prima serie era un V12 di 4 litri, anche se inizialmente doveva essere un Lamborghini V12, abbandonato per problemi tecnici ed economici.

Nel 1978 fu prodotta la serie LP400S in tre versioni (S1, S2, S3) con 237 esemplari, seguita dalla LP500S, quasi invariata dal punto di vista estetico ma fu la prima Countach con l‘accensione elettronica. Fu costruita in 321 esemplari. Quattro anni dopo uscì la 500 Quattrovalvole, con 5167 cc e 4 valvole per cilindro. L’ultima versione della Countach fu prodotta per festeggiare i 25 anni della Lamborghini. Presentava prese d’aria ingrandite e altre modifiche che nel completo portarono a una migliore aerodinamica .

Si può affermare che la Lamborghini Countach fu una vettura d’eccezione, dall’aspetto futuristico e dalle ottime prestazioni. Lo stesso nome ne dà dimostrazione, essendo derivato da un’espressione piemontese che esprime appunto stupore di fronte a questa meraviglia d’auto e che significa appunto”Accidenti”!

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