Zaz Serie 960, seconda parte: un tuffo nel passato delle automobili ucraine

Walter Gobbi

Abbiamo iniziato a parlare della serie Zaz 960 all’interno della nostra rassegna dedicata alle automobili prodotte nell’Europa dell’Est. Abbiamo detto che l’azienda Ucraina inizia la sua storia nel contesto dell’Unione Sovietica e il primo modello di questa serie, la ZAZ 965 nasce con l’intento del Governo Sovietico, e quindi del Ministro dei Trasporti, di introdurre la motorizzazione massa e ordina quindi la costruzione della ZAZ 965, modello che riprende il disegno della Fiat 600 ma che viene anche prodotta con alcuni elementi che ricordano il Maggiolino della Volkswagen. Visto che il modello piaceva tanto, nel 1967 Zaz produce la seconda e terza auto della Serie 960 e parliamo quindi dei modelli 965 e 968. Ecco la loro storia.

Nel 1967 la 965A venne affiancata da un nuovo modello, la 966. Pur conservando la meccanica, sostanzialmente invariata, della 965, la 966 aveva una carrozzeria completamente nuova e più moderna. Anche questa volta, tuttavia, la vettura assomigliava in modo sospetto ad un modello occidentale: la NSU Prinz. Gli unici elementi d’originalità erano i convogliatori a orecchio d’elefante, i gruppi ottici posteriori circolari e il massiccio fregio frontale (finta mascherina) cromato. Dal punto di vista tecnico l’unica novità era il lieve potenziamento del motore di 887 cm³ (da 26 a 30 cv), grazie all’adozione di un diverso carburatore. Nel 1972 venne lanciata la 968, con motore di cilindrata maggiorata a 1197 cm³ (42 cv) e lievi modifiche estetiche rispetto alla 966 (diverso fregio frontale e nuovo profilo laterale lucido). Nel 1974 la 966 uscì di scena, mentre nel 1978 debuttò la 968M.

Rispetto alla 968 precedente, la M presentava alcune modifiche estetiche, nuovo frontale bombato con l’adozione degli indicatori di direzione al centro tra i due gruppi ottici, paraurti con cantonali in plastica, eliminazione dei convogliatori d’aria posteriori sostituiti da due piccole prese d’aria stampate direttamente sulla fiancata, nuovi fanali posteriori rettangolari, soppressione dei due piccolo sfoghi d’aria tra i fari posteriori in favore di una presa d’aria sul cofano posteriore con sfogo situato sotto la targa posteriore; le modifiche meccaniche invece consistevano nell’adozione di un nuovo sistema di raffreddamento con presa d’aria sul lato sinistro del cofano motore posteriore, inoltre veniva presentata una variante con motore potenziato a 50 cv grazie all’adozione di un carburatore a doppio corpo e di un filtro aria a cartuccia secca anziché a bagno d’olio, questa versione era distribuita solo su alcuni mercati.

La 968A e la 968M, tra il 1976 ed il 1984, vennero importate (con scarsi risultati, nonostante il prezzo più basso in assoluto) anche in Italia nella sola versione a 42 cv a carburatore monocorpo, tuttavia il distributore del marchio per meglio adattare la vetture al clima più mite mise in atto una modifica con un nuovo carburatore e un filtro aria a cartuccia secca in sostituzione di quello a bagno d’olio. La ZAZ 968A fu prodotta fino al 1980 mentre la ZAZ 968M che la sostituiva fu prodotta senza particolari modifiche fino al 1996.

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