Jaguar E Type

Walter Gobbi
Jaguar e type

Jaguar e type

50 anni fa William Lyons presentava al Salone di Ginevra la Jaguar E. Era il marzo del 1961. L’auto fu accolta con entusiasmo: sportiva, agile e velocissima fu considerata una regina tra le vetture sportive.

Caratterizzata da un rapporto qualità/prezzo conveniente, la Jaguar E Type costava la metà di un Aston Martin e di una Ferrari. La prima versione disponibile fu la coupè con tetto rigido. Nel 1966 uscì una versione 2+2 con tetto rigido e interasse allungato.

La Jaguar E Type era un’auto capace di correre a 233 km/h, con punte di 242 km/h. Il suo stilista, Malcolm Sayer, che preferiva farsi definire aerodinamici sta, afferò che l’auto era stata progettata secondo principi matematici. Le Jaguar E venivano facilmente individuate dalle luci situate sopra il sottile paraurti. Dal 1968, però, con l’introduzione della serie 2 vennero montate sotto.

Per quanto riguarda i motori possedeva un sei cilindri con sei alberi a camme; le prime Jaguar E Type montavano un motore da 3800 cc, che poi aumentò a 4200 cc nel 1964. Nel 1971 venne adottato un motore V12. Prima del 1971 tutte le auto erano dotate di tre tergicristalli, ma furono sostituiti da una più tradizionale coppia.

Le coupè con tetto rigido rappresentavano oltre la metà della produzione, ma era la decappottabile a dominare il settore dell’esportazione.

La 4200 viene spesso considerata la versione più completa, ma le quotazioni maggiori si applicano alla 3800, il cui valore va dai 30 ai 45 mila euro per la prima serie. La versione 2+2 è quotata 23 mila euro, mentre la Jaguar E Type V12 va dai 26 mila euro (coupè) ai 40 mila euro (roadster).

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