Assicurazione monopattino obbligatoria: quanto costa, polizze e confronto tariffe

M Magarini
L’assicurazione monopattino diverrà obbligatoria con la trasformazione del decreto “tolleranza zero” in legge: quanto verrà a costare
Monopattino elettrico

A grande richiesta, l’assicurazione monopattino sta per diventare obbligatoria. Le continue proteste degli automobilisti e degli altri utenti della strada sono state accolte da Matteo Salvini, che ha deciso di trattare l’argomento nel nuovo disegno di legge attualmente in discussione. Ottenuta l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri, adesso spetterà a Camera e Senato esprimersi in merito. Il decreto è già stato definito “tolleranza zero” per l’approccio duro adottato nei confronti dei conducenti rei di violare il testo normativo. Non si va leggero nemmeno con l’assicurazione del monopattino, destinata a diventare obbligatoria.

La misura sta facendo parecchio discutere i cittadini, tra chi si dice favorevole e chi si oppone. Secondo la tesi dei promotori, ciò dissuaderà i guidatori di commettere delle infrazioni, essendo finalmente perseguibili. Finora i rischi erano quasi ridotti allo zero e ciò ha creato un circolo vizioso, questo almeno finché la polizza non andrà sottoscritta. Difatti, a seconda degli incidenti scaturiti cambierà pure il premio da corrispondere. Stando alla tesi dei critici, si tratterebbe di una violazione alla libertà di circolazione. L’ennesimo conto da mettere in conto, disposto dalla politica a favore degli operatori di settore. Che avrebbero accesso a una nutrita fascia di utenti, lontana dalla sfera d’interesse.

Qualunque sia l’opinione in merito, disporre di una panoramica approfondita sull’ipotetica introduzione dell’assicurazione per i monopattini avrà delle grosse ripercussioni. Ecco perché informarsi in anticipo crediamo possa essere utile, così da non lasciarsi cogliere impreparati in un successivo momento, in caso di sua entrata in vigore. Nel corso dei paragrafi seguenti ci andremo a interessare della questione in maniera approfondita. Ci focalizzeremo sulla tipologia da scegliere e sulle varie clausole inseribili nella sottoscrizione della polizza. Infine, andremo a vedere quali sarebbero i provvedimenti fissati dalle istituzioni contro chiunque violi la legislazione.

Assicurazione monopattini: le tipologie

monopattini elettrici

Nel giro di pochi anni, questa modalità di trasporto ha guadagnato sempre più consensi. Al di là del trattamento riservato nel Codice della Strada, nelle città urbane risulta di grande praticità. Pensiamo alle grandi città, da Roma a Milano, dove il traffico è un vero e proprio incubo. Destreggiarsi nell’affollata giungla urbana sa rivelarsi una vera seccatura, a maggior ragione se la strada da percorrere non è poi tanto lunga.

In circostanze del genere, il monopattino sa dimostrarsi estremamente comodo. E lo stesso vale in merito al parcheggio: basta uno spazio minimo, paragonabile a quello di una bicicletta, senza dover, però, sostenere la fatica di una pedalata. Dati tali presupposti, le aziende più attente alle esigenze della comunità hanno stabilito di proporre un mezzo in linea con le esigenze, sfruttando le tecnologie oggi disponibili.

Se in passato un sistema del genere richiedeva l’ausilio della forza meccanica, adesso il comfort è ai massimi livelli. L’esperienza di viaggio permette di sentirsi a proprio agio fin da subito. Basta esercitarsi pochissimo per assumere la necessaria dimestichezza. Proibirne la fruizione avrebbe sollevato vibranti proteste, rischiando di provocare dei piccoli cortei di protesta. D’altro canto, si sono fatte via via insistenti le proteste della popolazione. Da qui deriva l’assicurazione per il monopattino, ora fonte di preoccupazione.

Tanti possessori si dicono allarmati dalla scelta assunta dal Governo Meloni e, nello specifico, dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini. Oltretutto, mentre scriviamo mancano dei prodotti alternativi dalle caratteristiche analoghe. La questione non interesserà chi se ne serve tramite noleggio. Difatti, le aziende di sharing devono già sottoscrivere un’assicurazione di responsabilità verso terzi. Ergo, sarà di loro competenza mettersi in regola, a seconda delle direttive fornite dall’esecutivo. A tal proposito, c’è, dunque, modo di dirsi tranquilli. Ma i proprietari privati? Quali saranno di oneri di pertinenza? Ebbene, su Facile.it viene effettuata una classificazione tra due tipologie:

  • RC Capofamiglia;
  • Polizza specifica per mezzi di mobilità urbana.

Come? Vi sentite confusi tanto quanto se non peggio di prima? Vi capiamo: i nomi non aiutano a comprenderne le peculiarità. Ancora poco, però, e forse tutto inizierà ad assumere un significato ben preciso.

RC Capofamiglia

Monopattini elettrici

Chiariamo un punto: l’assicurazione per il monopattino costerà una cifra contenuta, di gran lunga inferiore rispetto a quella di un’auto. Gli esperti ipotizzano una cifra di circa 50 o 60 euro. La conferma definitiva potrà arrivare esclusivamente con l’introduzione del decreto. Difatti, a causa dell’elevata domanda potrebbero sorgere delle criticità, dove le compagnie speculerebbe sulla posizione di vantaggio. In tanti li usano e la possibilità di fare presa pure su un pubblico di ragazzini appare troppo ghiotta per essere ignorata.

A meno che non vengano fissati dei paletti normativi ben precisi dall’alto, le somme da porre in preventivo saranno piuttosto cospicue. Meglio accettare l’idea e farsi i conti in tasca, se ne valga o meno la pena. Il consiglio è, alla pari delle RC Auto, di richiedere dei preventivi a varie società, in modo da eseguire un confronto. Adottate un approccio basato sulla totale trasparenza con la vostra compagnia di riferimento. Il contratto firmato potrebbe comprendere l’assicurazione sui monopattini, ma non necessariamente.

Il nome attribuito poco aiuta in proposito. Sebbene venga chiamato Capofamiglia, copre l’intero nucleo. Detto altrimenti, fornisce una tutela in caso di danni arrecati a terzi, sia persone sia ai loro beni. Qualora uno dei membri della famiglia commetta il “misfatto”, del risarcimento se ne occuperebbe l’azienda. Che si andrebbe poi a rivalersi sul soggetto coperto, allo stesso modo di quanto già avviene con l’RC Auto.

La copertura vale anche per quei mezzi non soggetti all’obbligo assicurativo, tipo le biciclette, e copre pure le attività sportive (eccetto quelle professionali). Così recitano, almeno, le attuali disposizioni, resta da stabilire se la disciplina verrà confermata in blocco. I forti interessi (anche di carattere economico) tengono aperta ogni possibilità e, a tal riguardo, ci tocca accontentarci di analizzare la situazione attuale.

Polizza per mezzi di mobilità urbana

La questione merita di essere tenuta sotto costante monitoraggio. D’altronde, le variabili da considerare sono parecchie e una delucidazione in proposito avverrebbe in seconda istanza. La speranza dei fruitori è, naturalmente, che venga disposta la tipologia Capofamiglia, di cui abbiamo appena sopra parlato. In parallelo si fa strada la teoria secondo cui toccherà coprire il mezzo con una polizza ad hoc. A quel punto toccherebbe considerare qual è l’intenzione in proposito, se avvalersi della guida esclusiva oppure libera. Dati i maggiori rischi a cui andrebbe incontro, laddove in cui si scegliesse la seconda opzione le cifre lieviterebbe, pure in misura esponenziale.

Per le famiglie numerose, specialmente se composte pure da minorenni, non è nemmeno un’ipotesi troppo catastrofica il raggiungimento di un premio di due volte superiore, nella soglia dei 100-120 euro. Sì, lo ammettiamo: abbiamo fatto i conti senza l’oste. Prima di tirare le conclusioni sarebbe il caso di seguirne i passaggi burocratici.

Per stessa ammissione di Salvini, il testo sottoposto all’attenzione delle due camere è aperto a eventuali modifiche da parte degli onorevoli. Non ha la pretese di vederlo confermato in blocco e le prossime settimane ci saranno utili a capire fin dove le parti chiamate in materia saranno disposte a spingersi. Non è nemmeno da scartare a priori il raggiungimento di un compromesso, pensato accontentare un po’ tutti e nessuno.

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