Utilizzo Navigatori Satellitari, fidarsi è bene ma? i dati AA/Populus

Walter Gobbi

Un’indagine di AA/Populus ha approfondito i dati sull’utilizzo del navigatore satellitare da parte dei conducenti inglesi. Sono state intervistate più di ventitremila persone e il sessanta percento di queste ha rilevato di preferire ancora le mappe cartacee alla tecnologia parlante, perché? Ce lo spiega Populus Motoring. Partendo dalle età, i viaggiatori e guidatori più anziani preferiscono usare i metodi tradizionali di organizzazione del viaggio, poca fiducia nei confronti dei navigatori satellitari unita ad una scarsa consapevolezza dello strumento e del suo utilizzo.  Delle ventitremila persone intervistate solo il 60% degli intervistati ha utilizzato il navigatore satellitare negli ultimi sei mesi e di questi sempre il 60%, quindi oltre la metà, ha un tomtom permanente che consulta quotidianamente, ovvero collegato al sistema di guida multimediale dell’automobile, nonostante ciò, il restante 40% effettua la ricerca tragitto integrando sistema di navigazione satellitare con mappe cartacee. Perché questo? I conducenti rivelano che le informazioni fornite dalla voce guida e comunque dai segnalatori elettronici non sono sempre corretti e flessibili alle esigenze di tempo e traffico delle persone, risulta anche che per l’Inghilterra le informazioni fornite dal navigatore non siano sempre aggiornate, soprattutto quando ci sono imprevisti come incidenti o lavori in corso non programmati, magari per un guasto del manto stradale o qualsiasi altro problema che costringa ad una deviazione. Nell’Inghilterra orientale il numero di utilizzatori del sistema mappe digitali (navigatori satellitari) risulta essere superiore, mentre in Scozia il numero di chi usa solo mappe cartacee si attesta al 27%. Il 43% delle persone che usano soltanto i navigatori satellitari sono giovani tra i diciotto e i ventiquattro anni, un dato interessante riguarda l’utilizzo delle mappe cartacee da parte dei giovani, solo il 5% dei cosiddetti nativi digitali sa usare le mappe stradali stampate anche se per prendere informazioni tende comunque a scrivere appunti su carta che controlla per sicurezza sulle mappe cartacee. Mike Parker esperto di mappature e autore di libri importanti del settore spiega “ lo sviluppo delle strade della Gran Bretagna rappresenta anche la storia politica, economica e sociale del paese, la macchina, più di ogni altro singolo fattore, ha plasmato il nostro paesaggio e cambiato i nostri schemi di strada. L’evolversi della tecnologia ha portato allo sviluppo dei cosiddetti sistemi di navigazione in car, quando andiamo in giro, non abbiamo bisogno di un informatore umano, muoversi  è diventato più semplice ma sono numerosi i racconti delle persone che si affidano a queste nuove tecnologie e si trovano in punti e strade completamente sbagliate o inadeguate per i loro veicoli, con una buona mappa invece è possibile letteralmente vedere l’immagine più grande e anche meglio dettagliata seppur con disegno”. Bisogna anche pensare, che molte delle mappe vengono poi integrate dalle segnalazioni e dai disegni o dei conducenti stessi o dei viaggiatori appassionati, sistema di mappatura spontanea che forse dovrebbero integrare meglio le nuove tecnologie di navigazione satellitare.

(Fonte: Daily Mirror)

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