Land Rover Defender: il nuovo 4×4 va a idrogeno

M Magarini
Land Rover Defender

Land Rover ha messo sotto i riflettori la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno, col Defender scelto come base per il programma di test. Il primo prototipo è pronto per avviare la prossima fase del progetto: la prova su strada.

Land Rover Defender: banco di prova per l’idrogeno

Land Rover Defender

Jaguar Land Rover ha messo l’idrogeno sotto i riflettori, tra i grossi produttori intenzionati a sondare soluzioni alternative all’elettrico a batteria nel processo di transizione ecologica. Circa un anno fa aveva annunciato di essere all’opera su un Defender a idrogeno. Ora, ci sono importanti novità in merito.

L’azienda ha approfittato della celebrazione di un evento nel Regno Unito per mostrare il concept iniziale con cella a combustibile a idrogeno. L’azienda sta collaborando con diverse realtà britanniche per lo sviluppo della tecnologia, su cui concorrenti Hyundai o Toyota sono operativi da tempo.

Land Rover logo

Gareth Potter, uno degli ingegneri membri del team di sviluppo di Jaguar Land Rover, ha confermato le voci trapelate. In larga misura, si tratta della concretizzazione del Progetto Zeus. L’esemplare di prova è dotato di una prima versione del sistema a celle a combustibile. Marelli, Delta Cosworth e AVL sono alcune delle compagnie parte attiva del piano.

Il sistema di propulsione ha due motori elettrici, uno per asse. Ognuna sviluppa una potenza di 147 kW (200 CV). La batteria agli ioni di litio, con una capacità di 16,7 kWh, è installata sotto il pavimento dell’abitacolo. Davanti e dietro la batteria, anche sotto il pavimento dell’abitacolo, si trovano i serbatoi in cui è immagazzinato l’idrogeno. La cella a combustibile ha una potenza di uscita di 90 kW (122 CV).

La scelta del Land Rover Defender per il collaudo della tecnologia a celle a combustibile non è un caso. La stessa società ha sottolineato come, a causa delle dimensioni del veicolo e della forma della sua carrozzeria, è un candidato ideale per mettere da parte le unità termiche e scommettere sull’idrogeno. Le prospettive appaiono incoraggianti e il supporto di terze parti agevolerà senza ombra di dubbio il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo.

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