L’invasione delle auto elettriche cinesi continua a spron battuto in Europa. Una delle tante conferme è arrivata durante l’edizione 2023 dell’IAA Mobility, meglio conosciuta come Salone di Monaco. Davanti ad appassionati e addetti ai lavori, Leapmotor ha presentato la T03. Ma non era già uscita? Sì, in effetti sì. Se il nome vi suona familiare vi facciamo i complimenti per l’ottima memoria. Tuttavia, nel Vecchio Continente è approdata soltanto in territorio francese, nonché in Israele. Su cosa renda la vettura degna di essere conosciuta a fondo, la risposta è immediata: il prezzo, intorno ai 25 mila euro. Che per un’endotermica non sarà nulla di speciale, non, però, nel caso di una vettura a trazione 100 per cento elettrica.
Gli elevati costi delle vetture sono risaputi e qui abbiamo una conferma. Secondo uno studio la produzione delle BEV in territorio cinese costa il 37 per cento in meno rispetto alla Germania. Questo è sicuramente un ottimo punto di partenza, anche se nell’approdo in Europa subentrano ulteriori voci. Tra le tasse e i costi di trasporto la cifra da mettere in preventivo aumenta per i Costruttori e, dunque, i clienti. Al solito, passiamo in rassegna gli esterni, che traggono palese ispirazione da alcune delle best seller dei nostri confini (compresa un’eccellenza italiana).
In seconda battuta, ci focalizzeremo sugli interni, a livello sia di spazi sia di dotazioni di bordo. Entrambe le voci assumono un’importanza cruciale nella decisione finale di acquisto. Sebbene sia un modello ultra low-cost, la Leapmotor T03 ha qualcosa da dire pure in proposito. In conclusione, penseremo alla gamma motori, alla velocità e all’autonomia, nonché al listino.
Leapmotor T03 2024: gli esterni
Passiamo subito in rassegna le dimensioni della Leapmotor T03 2024:
Modello | Lunghezza | Larghezza | Altezza |
T03 2024 | 3.620 mm | 1.652 mm | 1.577 mm |
Alla pari delle sorelle, la cinesina privilegia la funzionalità e il comfort alla bellezza delle linee. Forme squadrate e nervature smussate contraddistinguono la carrozzeria, con qualche licenza presa qua e là. I fari a LED favoriscono la visibilità della strada, a favore dell’esperienza di guida complessiva del conducente.
Le cinque porte permettono di salire a bordo con grande facilità, sebbene, come andremo più avanti a scoprire, lo spazio dei passeggeri posteriori è piuttosto stretto. Un bambino si sentirà a suo perfetto agio, mentre per un adulto dipenderà dalla sua corporatura. Chi ha un fisico piuttosto imponente faticherà a trovare pace. Pretendere più di questo, alla luce peraltro del prezzo di listino elevato, sarebbe comunque stato probabilmente troppo. Accettare dei compromessi è inevitabile, specie se hai un budget a disposizione contenuto. Infine, la tavolozza cromatica prevede le tinte bicolore, forse l’unica scelta estetica non giustificata da esigenze funzionali.
In definitiva, la Leapmotor T03 è un esemplare tanto sobrio quanto concreto. La bontà del corso appare interessante, specie alla luce dei gusti dei consumatori europei. Proposte dall’impostazione analoga hanno fatto fortuna in passato e la Leapmotor T03 ha le credenziali adatte a cavalcare il trend. Resta da capire fin dove intenda spingersi il Costruttore, se abbia intenzione di invadere tutto il Vecchio Continente o giusto una parte. Che coltivi delle velleità lo diamo per assodato, data la comparsa in terra monegasca. Una mossa simile non avrebbe senso se l’idea fosse di rimanere chiusa nel proprio guscio (o quasi, essendo commercializzata in Francia e Israele).
Gli interni
Gli interni, vivaci e colorati, donano un ulteriore brio. Il piatto forte del menù è, comunque, da ricercarsi nella dotazione di bordo, di alto profilo in rapporto al prezzo. Al dipartimento informatico è stato, evidentemente, chiesto di ascoltare il feedback del pubblico di riferimento. Sulla plancia staziona il quadro strumenti digitale, che mostra le info essenziali all’automobilista. Nelle strette vicinanze alloggia, inoltre, un secondo display, da 10,1 pollici, adibito all’infotainment. Laddove abbiate in mete di muovervi tra i contenuti multimediali, apprezzerete il salottino creato.
A ogni modo, la marcia in più si evidenzia altrove, nei sistemi di sicurezza attiva, i cosiddetti ADAS. A dispetto del segmento occupato (quello A), nella Leapmotor T03 operano un sacco di tecnologie intelligenti, volte ad assicurare la sicurezza di conducente e passeggeri. Voci quali il cruise control adattivo, il mantenitore di corsia, la frenata automatica di emergenza e il rilevamento della stanchezza del conducente spiccano sul resto. A cifre del genere non capita quasi mai di imbattersi in un pacchetto così ricco. Un livello altissimo tagliato con i 30 sensori, compresi LiDAR e telecamere in alta definizione (HD), gestiti da Nvidia.
La collaborazione della società hi-tech, insieme a due ulteriori partner d’eccezione quale Bosch e Qualcomm, ha contribuito allo sviluppo del pianale Leap 3.0 (e chissà fin dove la condurrà la partnership stipulata con Stellantis) . A coronamento di un processo durato anni, l’architettura integrata per il telaio, le batterie e l’elettronica annovera la tecnologia Chell-to-Chassis affinché gli accumulatori siano incluso nella struttura stessa. Della sopra menzionata Qualcoom porta la firma il chip Snapdragon 8295, preposto a “dirigere” il sistema.
In presenza di aggiornamenti, non è necessario recarsi presso un’officina, grazie allo scambio di dati over the air (OTA), cioè via etere. Tutto molto bello eccetto la scarsa occupabilità di bordo. Se l’automobilista e il passeggero anteriore avranno poco di cui lamentarsi, dietro lascia abbastanza a desiderare.
Motori e prezzi
Uno dei punti forti forti del pianale consiste nella possibilità di implementare sia la trazione posteriore sia quella integrale, mentre le potenze di ricarica vanno da un minimo di 170 kW a un massimo di 250 kW. Nel caso della Leapmotor T03 2024 esiste un’unica opzione: il motore da 109 CV e 150 Nm di coppia, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 41,3 kWh. Numeri niente male, specie perché l’autonomia ammonta a 280 km con una carica.
Le tempistiche del “pieno” non sono straordinarie, ma nemmeno poi così lente. In 36 minuti si passa dal 30 all’80 per cento. Qualora abbiate una colonnina a casa allora starete sereni. E poi non dimentichiamo qual è la sua fascia di appartenenza.
Ed eccoci al prezzo. Dall’identità “urban”, la Leapmotor T03 è venduta in Francia a partire da 25.990 euro, grossomodo in linea con le rivali europee. Tuttavia, la cifra richiesta è davvero invitante, se teniamo conto dei contenuti da segmento B. La vedremo mai in Italia? Non è stato ancora comunicato nulla in proposito, ciononostante pensiamo vada tenuta sotto costante osservazione. Difatti, la T03 è la proposta di debutto, ma ne conta tre ulteriori nel portafoglio, di cui una berlina, un suv e un coupé.
Zhu Jiangming, presidente e amministratore delegato di Leapmotor, ha definito l’apertura, la co-creazione e la collaborazione in chiave la chiave per accelerare la diffusione dei veicoli elettrici intelligenti. In prospettiva futura, la compagnia non ha intenzione di “accontentarsi” di un posto nell’automotive, bensì lo scopo è di diventare un provider a 360 gradi di soluzioni per BEV evolute.
Insomma, la Leapmotor T03 2024 è una citycar fatta e finita. Nello stile richiama dei modelli di grande fortuna lungo i confini continentali. Più precisamente, richiamano la Fiat 500, la Smart ForFour nei fari, nella griglia e nelle proporzioni generali. Ma soprattutto ricorda la Renault Twingo, la sua gemella.