Cambio gomme invernali: è lecito montarne solo 2?

M Magarini
Montare pneumatici invernali

Le carenze normative alimentano ogni anno le discussioni riguardo al cambio gomme invernali. A volte, anche mossi dalle migliori intenzioni, capita di violare il testo normativo sancito dal legislatore nazionale.

Un testo che – lo ricordiamo – deve essere preso in analisi con le direttive delle strade o autostrade locali. Insomma, anche quanto dispone il relativo gestore ha valenza legale.

Di conseguenza, onde evitare di andare incontro a multe, il conducente ha l’onere di rispettare le direttive. Per rimanere sempre aggiornati invitiamo a verificare le decisioni assunte dalle autorità di riferimento sui portali ufficiali.

Effettuare un controllo ulteriore non è mai una cattiva idea. Anche perché, in caso di violazione, il Codice della Strada stabilisce delle punizioni esemplari. E lo è ancora di più con la reiterata violazione.

Pertanto, conoscere a fondo la materia dà l’opportunità di scongiurare spiacevole imprevisti. Quando, infatti, meno ce lo si aspetta le Forze dell’Ordine potrebbero fermarci mentre circoliamo e notare un’eventuale trasgressione, commessa senza neppure rendercene conto.

Il cambio gomme invernali andrebbe analizzato in maniera approfondita. Nessuna fretta di tirare le conclusioni, poiché aumenterebbe sensibilmente il rischio di commettere passi falsi. Nel presente articolo andremo a trattare un tema ricorrente.

Cambio gomme invernali: va bene anche solo per due? Cosa dice la legge italiana

Pneumatici invernali o catene da neve

È possibile montare 2 gomme invernali o risulta obbligatorio farlo con tutte e 4? Ebbene, la prima opzione comporta un rischio soprattutto in termini di sicurezza al volante, anziché di multe. Ora lo andremo a spiegare, nel modo più franco e diretto. Nel mentre, è il caso di fare luce sull’obbligo di adottare gli pneumatici invernali e delle alternative omologate in commercio.

Il cambio a 2 o 4 gomme invernali è ammesso da un testo normativo nazionale carente. Nel corso degli anni il ministero ha fornito delle indicazioni per risolvere delle lacune latenti, con risultati più o meno soddisfacenti. Sebbene dei passi in avanti si siano di certo registrati, persistono delle criticità. Andiamo dunque in ordine, facendo, innanzitutto, luce sull’obbligo delle gomme invernali che in realtà non sussiste. Già, non sembra vero.

Ce lo hanno da sempre raccontato, fin dai tempi in cui frequentavamo la scuola guida per ottenere la patente. Eppure, se analizzassimo il Codice della Strada non troveremmo una disposizione specifica. L’art. 6 del CdS, al comma 4, lettera e, prevede che i veicoli siano provvisti o abbiamo comunque a bordo pneumatici invernali o mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su ghiaccio o su neve, qualora il gestore lo disponga per circolare, riconoscibile da segnali appositi.

Dunque, se ne fa sì menzione, ma gli pneumatici invernali costituiscono un’alternativa, non un obbligo. Perlomeno nel caso dei migliori pneumatici invernali, realizzati da grandi compagnie quali Continental o Bridgestone, gli standard garantiti sono superiori rispetto a qualsiasi altra “calzatura” designata. Il livello di sicurezza e la comodità sono di prim’ordine e montarle non è in fondo difficile, a patto di avere una discreta manualità.

In caso contrario, sarà sufficiente presentarsi da un gommista e richiedere l’intervento. Egli avrà gli strumenti idonei a eseguire l’operazione in tempi rapidi e, soprattutto, in modo corretto. A fronte della spesa maggiore, chi non se la sente di rischiare avrà la certezza di avere un lavoro fatto a regola d’arte.

Le alternative

Un’opzione che ottiene buoni consensi sono gli pneumatici all season o 4 stagioni. Come suggerisce il nome stesso, hanno la peculiarità di poter essere montati durante l’intero arco dell’anno. Che sia nella fredda o nella calda stagione danno delle risposte convincenti. Entro certi limiti, ovviamente, poiché, a differenza delle altre tipologie di gomme, non saranno appositamente concepiti per l’impiego su determinate condizioni stradali. A ogni modo, si tratta di una valida via di mezzo. È raccomandata perlopiù a chi usa l’auto in maniera sporadica e vive in zone che raramente raggiungono temperature molto basse.

In linea di massima, le invernali hanno migliori performance su percorsi innevati e in generale quando la temperatura è prossima allo zero. Gli estivi sono la soluzione ideale su asfalto asciutto e bagnato quando le temperature superano i 7 gradi centigradi. A metà strada si collocano gli all-season, convenienti dal punto di vista economico rispetto all’acquisto di due treni di gomme, uno per il periodo invernale e l’altro per quello estivo.

Una terza via sono le catene da neve. Il motivo per cui sceglierle è il basso prezzo, in confronto alle alternative sopra illustrate. D’altro canto, come dimostrano anche i recenti test, la vettura è difficile da padroneggiare, in particolare nelle manovre per evitare un ostacolo. Possono essere applicate alle gomme invernali come precauzione ulteriore, nel caso in cui le condizioni stradali siano parecchio impervie. Le catene sono, a loro volta, regolate da direttive su misura. In primis, possono essere montate soltanto se c’è neve sulla strada. Se così fosse, il limite di velocità è di 50 km/h, anche nelle extraurbane.

Infine, a partire dal 2022 abbiamo le calze da neve. A lungo ostracizzate dall’ente italiano, l’obbligo di adeguarvisi è giunto con la nuova normativa comunitaria. Sebbene la modifica al testo avverrà a gennaio 2023, già da ora è consentito circolarvi. Alla pari delle catene, si lasciano preferire soprattutto sotto il piano economico. Le aspettative in termini di performance e tenuta devono comunque rimanere realistiche.

Fuori dal tratto soggetto a ordinanza, il cambio gomme invernali è la soluzione ideale per mantenere sempre il controllo della vettura.

Il parere del ministero delle Infrastrutture del 2013

Guidare nella neve

Ma, detto ciò, quante ne occorre montare? E vanno messe sulle ruote anteriori o su quelle posteriori? L’equivalenza alla catene ha alimentato false credenze, che possono avere delle serie ripercussioni sulla guida. Il parere più recente risale al 2013: allora intervenne il ministero delle Infrastrutture, mediante la direttiva n. 1580. Qualora si impieghino pneumatici invernali sui veicoli delle categorie M1 e N1 – recita la nota – se ne consiglia l’installazione su ognuna delle ruote allo scopo di ottenere condizioni di grip uniformi sul manto stradale. La raccomandazione, da non confondere con l’obbligo (difatti chi non la segue è sanzionabile), trova fondamento nei test effettuati dalle associazioni in materia.

In una recente sessione di prova è stata protagonista l’Alfa Romeo Giulietta (a trazione anteriore) con 2 gomme invernali davanti e 2 estive dietro. Ebbene, come riferisce Sicurauto.it, il mezzo andava in sovrasterzo già a 30 km/h su strada. Nel tentativo di evitare un ostacolo la Giulietta ha perso aderenza e si è intraversata. Su Jaguar XKJ (trazione posteriore) ha avuto un esperimento opposto: 2 gomme estive davanti e 2 invernali dietro. Sul campo sono emerse a pieno le difficoltà a inserirsi in curva e difficoltà nella gestione del sottosterzo.

In definitiva, non ci sono obblighi di montaggio di 4 gomme invernali anziché 2. Il consiglio è di optare per 4 poiché ciascun pneumatico avrà la medesima aderenza, essenziale principalmente nel periodo invernale. La ragione è da attribuire al fatto che l’asfalto può cambiare improvvisamente caratteristiche in pochi metri. A differenza degli pneumatici invernali su tutte e 4 le ruote le catene da neve possono essere montate unicamente su due ruote.

A tal riguardo, la direttiva del ministero citata in precedenza sottolinea come i mezzi antisdrucciolevoli vadano montati almeno sulle ruote degli assi motori. Ergo, se il mezzo ha trazione anteriore, davanti, se posteriore, dietro. Se è a trazione integrale non disinseribile il suggerimento è di adottarle su tutte e quattro le ruote o quantomeno sulle anteriori per una maggiore direzionalità.

 

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