Citroen, l’incubo airbag è finito? Entro l’estate tutti i dispositivi sostituiti

L’annuncio che può mettere la parola “fine” arriva direttamente da Thierry Koskas, amministratore delegato del marchio Citroen.
citroen c3 citroen c3

A quasi un anno dall’avvio della maxi campagna di richiamo che ha coinvolto oltre 600.000 veicoli tra Citroen C3 e DS 3 a causa dei noti airbag difettosi Takata, il traguardo è ormai vicino. L’annuncio arriva direttamente da Thierry Koskas, amministratore delegato del marchio Citroen, che durante la presentazione della nuova C5 Aircross ha fatto il punto sulla situazione.

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Koskas ha riconosciuto che il problema ha avuto ripercussioni negative sull’immagine del marchio, ma ha anche sottolineato l’impegno totale della casa francese nel garantire trasparenza e sicurezza ai clienti. “Sì, la reputazione di Citroen ha subito un danno – ha ammesso – ma siamo anche apprezzati per aver agito con responsabilità. Abbiamo fatto tutto ciò che andava fatto”.

Citroen, problema airbag takata
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Il CEO ha inoltre dichiarato che l’obiettivo è chiudere l’intera campagna entro l’estate 2025, soprattutto per quanto riguarda il cosiddetto “Stop Drive” attivato nel nord della Francia. Oltralpe, infatti, il problema generato dal difetto degli airbag Takata (capaci di esplodere e causare danni anche mortali ai conducenti) è stato ed è un vero incubo proprio per l’impossibilità di disporre del proprio veicolo. O farlo a proprio grave rischio e pericolo. Secondo Koskas, l’intervento sulle Citroen coinvolge una rete di officine altamente preparate, in grado di sostituire tra le 4.000 e le 5.000 unità al giorno, con una logistica già ben rodata e airbag disponibili in stock.

Anche se il discorso si è focalizzato sul mercato francese, è ragionevole aspettarsi tempistiche simili anche in Italia, dove però il numero di vetture coinvolte è nettamente inferiore. Una volta completati i richiami attuali, Citroen continuerà con richiami minori legati ai modelli più recenti, senza imporre il blocco dell’utilizzo dei veicoli.

DS 3

Koskas ha infine espresso il desiderio che questa vicenda, pur spiacevole per i clienti, possa essere presto archiviata, sottolineando che la problematica non riguarda esclusivamente Citroen o Stellantis, ma è un caso globale che ha coinvolto numerosi costruttori a livello mondiale.

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