Come aprire una delegazione ACI?

Walter Gobbi
ACI

ACIAlcuni di voi vorrebbero aprire un’agenzia disbrigo pratiche auto, meglio ancora se possa essere ACI, ma sul web si riescono a reperire poche, e spesso sbagliate, informazioni. Noi di MotoriSuMotori.it vi spiegheremo l’iter da seguire e cosa è necessario fare, anche perché la faccenda è piuttosto ingarbugliata. Cercheremo di spiegarla in maniera lineare e precisa.

Se volete aprire una delegazione ACI dovete prima di tutto essere in possesso dell’attestato di consulente automobilistico; per ottenerlo dovrete fare un esame. L’esame avviene una/due volte l’anno presso la vostra regione d’appartenenza e consiste in quiz a risposta multipla.

L’ottenimento della delegazione ACI, intesa come un’agenzia di consulenza automobilistica a 360 gradi, è articolata in alcuni step, il primo dei quali può essere fatto da chiunque, ma ha delle forti limitazioni. Abbiamo detto ce per aprire un’agenzia disbrigo pratiche auto bisogna avere l’attestato dato a seguito del superamento di un esame, ma si può comunque aprire una delegazione senza possederlo solo ed esclusivamente per rilasciare tessere ai soci; quindi avremo la tabella con il logo dell’ACI, ma potremo vendere solamente tessere ai soci:niente di più.

Condividerete che questo servizio è poco remunerativo e che per guadagnare seriamente bisogna offrire altri servizi, per cui arriviamo allo step numero 2:

–         diventare studio di consulenza automobilistica.

Per essere uno studio di consulenza automobilistica bisogna che il titolare abbia superato l’esame e preso dunque l’abilitazione (secondo quanto detto nella legge 164/91). A rilasciare la licenza per l’apertura dello studio è la Provincia.

Per aprire uno studio di consulenza automobilistica oltre all’abilitazione si deve possedere una fideiussione di circa 51.000 euro (circa, perché può variare in base al comune).  In questo caso il ruolo svolto dal titolare e dai suoi sottoposti sarà quello dello “sbriga faccende”, poiché non si potrà firmare in prima persona i documenti rilasciati, ma la funzione svolta è quella di intermediario tra il cliente e gli enti.

Lo step numero 3 riguarda invece l’apertura di uno sportello telematico dell’automobilista (STA). In questo caso anziché mettersi a portare da una parte all’altra le pratiche, esse verranno “disbrigate” in sede e gli unici due enti con cui si avrà a che fare sono la motorizzazione e il PRA. Insomma farete le stesse cose di uno studio di consulenza, ma senza altre interferenze di mezzo. Potrete autenticare atti di vendita, targhe e libretti e occuparvi della consegna della documentazione.

Se la vostra intenzione è quella di aprire uno sportello telematico dell’automobilista allora dovrete avere un’ulteriore fideiussione (pari alla prima).

Tra tutti i servizi offerti il bollo auto è escluso, poiché per questo dovrete contattare non la Provincia, bensì la Regione.

Speriamo di aver chiarito le idee a quanti sono interessati a questo mestiere e se avete ulteriori dubbi lasciate un commento, un membro dello Staff vi risponderà.

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