Informazioni non corrette sui consumi? Ford risarcisce i proprietari

Walter Gobbi

Se l’auto consuma più del dichiarato è il costruttore a pagare e i proprietari vanno risarciti. Ecco, in estrema sintesi, l’ultima vicenda che coinvolge sette modelli Ford venduti nel 2014 e che percorrono circa sette miglia per gallone (tre chilometri con un litro) in meno di quello che dovrebbero. Siamo negli Stati Uniti, dove i consumi delle auto e il rispetto dell’ambiente sono una faccenda terribilmente seria, tanto che la Environmental Protection Agency – l’ente statale per la protezione dell’ambiente – vigila sulle case automobilistiche che segnalano volontariamente i propri sbagli. Così, secondo quanto riportato dal Detroit News, Ford dovrà risarcire circa duecentomila clienti per aver speso di più di quanto programmato e il rimborso sarà compreso tra i 125 e i 1.050 dollari, a seconda del modello di auto. Un’ operazione che potrebbe costare oltre cento milioni di dollari alla Casa di Dearborn.  “Ford è impegnata nello sviluppo di veicoli che consumino il meno possibile e vuole sempre essere trasparente – ha dichiarato Alan Mullay, Presidente e Amministratore Delegato di Ford -. Per questo ci scusiamo con i nostri clienti e provvederemo a risarcire tutti quelli che sono stati danneggiati. Inoltre, stiamo modificando le nostre procedure interne per impedire che si verifichino ancora situazioni come questa”. Nella lista delle auto ‘bugiarde’ ci sono ben quattro versioni della Fiesta m.y. 2014, la berlina Fusion e la monovolume C-Max, entrambe nelle versioni Hybrid e Plug-In Hybrid e per finire la Lincoln (marchio di proprietà Ford) MKZ Hybrid. Ford ha segnalato gli errori alla EPA nel marzo 2014, dopo aver concluso un’indagine interna iniziata a ottobre 2013 e ora avrà quindici giorni di tempo per correggere i dati ufficiali di ogni vettura. Raj Nair, Responsabile dello Sviluppo Globale del Prodotto Ford ha aggiunto che il problema è emerso per la prima volta nel 2012, quando Ford aveva modificato le procedure di conteggio dei consumi, sbagliando la formula per i calcoli aerodinamici in galleria del vento.

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