Lotus si arrende: doccia fredda per i fan

M Magarini
Lotus sembra ormai essersi arresa all’evidenza dei numeri di mercato: i nuovi cambiamenti saranno una doccia fredda per i fan.
Lotus Emeya

Non ha paura di niente e di nessuno Lotus e desidera farlo sapere a tutto il mondo. Il marchio britannico è in piena fase di cambiamento, con l’obiettivo di consegnare 100 mila vetture all’anno. Per riuscirci il management ha in mente di cambiare il modello di business e i risultati si vedono già. Da poco più di un anno, ovvero da quando sono state presentate la Lotus Eletre ed Emeya. Entrambe elettriche, costituiscono la natura evoluzione rispetto alle direttive degli organi politici.

A partire dal 2035 i motori endotermici saranno banditi nel Vecchio Continente, e sia negli Stati Uniti sia (soprattutto) in Cina soffia un vento diverso. Fino al recente passato, gli States vedevano con sospetto le bev. Ma, a seguito dell’Inflation Reduction Act indetto dall’amministrazione Biden, ha cambiato opinione.

Lotus: evolvi o muori

Lotus Emeya

A stupire la clientela Lotus è stato, però, soprattutto la carrozzeria adottata: un suv e una berlina. Impensabile ieri, ma inevitabile oggi, specie se il proposito è di allargare il bacino di utenti. Oltre alle sportive verrà il turno delle familiari, indirizzate sempre e comunque alla fascia abbiente della popolazione.

L’acquirente tipo a cui Lotus si rivolge rimane con generose disponibilità economiche, disposto a spendere belle cifre pur di avere il veicolo desiderato. Mentre la Eletre è in procinto di approdare nei punti vendita, la Emeya arriverà nel corso del 2024. Un modello all’anno caratterizzerà pure i piani futuri della compagnia, come raccontato da Niels de Gruijter in un’intervista.

Durante la chiacchierata, il top manager della divisione europea di Lotus alza di nuovo l’asticella verso l’alto. Senza fornire una tempistica precisa, preannuncia il proposito di 150 mila immatricolazioni annue. Le coupé e le roadster a due posti andranno avanti a mantenere un ruolo di primo piano nell’offerta.

Lotus Emeya

In aggiunta alla Emeya, sarà proposta pure la Emira e un esemplare a quattro cilindri, il cui nome resta avvolto nel mistero. Quest’ultima avrà tempo limitato, anche perché col bando non ci sarebbe verso di confermare a lungo la combustione interna. L’industria è in procinto di mutare forma e Lotus non intende lasciarsi cogliere impreparata.

Al di là della qualità costruttiva delle new entry, il brand si adopererà ad ampliare la rete di concessionarie, in Europa e sulla scena internazionale. Quanto tempo le ci vorrà non è dato saperlo, ma smetterà di rivolgersi a una nicchia di appassionati.

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