Waymo: via libera anche in autostrada per i robotaxi

Andrea Senatore Foto Autore
In California i robotaxi di Waymo potranno finalmente circolare anche in autostrada
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Waymo ha ottenuto l’approvazione dalla CPUC (California Public Utilies Commission) per estendere il suo servizio di robotaxi a guida autonoma anche alle autostrade, consentendo così ai veicoli di trasportare persone a bordo. Questa decisione permette all’azienda di Alphabet, la società madre di Google, di ampliare le sue operazioni senza conducente.

In California i robotaxi di Waymo potranno finalmente circolare anche in autostrada

I taxi autonomi di Waymo sono già attivi a San Francisco e Phoenix, ma finora hanno operato esclusivamente in ambito urbano. Tuttavia, con l’approvazione della CPUC, potranno ora espandere i loro servizi anche in una parte significativa di Los Angeles, comprese le autostrade, con una velocità massima di 65 miglia orarie (circa 105 km/h). Sebbene i robotaxi siano già stati testati su autostrada con una persona a bordo pronta ad intervenire in caso di emergenza, adesso saranno in grado di trasportare passeggeri in queste condizioni.

Waymo ha accolto con entusiasmo la notizia, annunciando un approccio graduale all’espansione del servizio. La società ha chiarito che non aprirà immediatamente al pubblico il servizio in autostrada, ma procederà con estrema cautela.

Tuttavia, non sono mancate le polemiche a seguito di alcuni incidenti verificatisi nei mesi scorsi, sebbene fortunatamente non abbiano causato gravi conseguenze. Janice Hahn, supervisore della contea di Los Angeles, ha dichiarato: “Questa è una decisione rischiosa. I robotaxi non sono stati ancora testati e i residenti di Los Angeles non dovrebbero essere utilizzati come cavie dalle Big Tech. Decisioni di questo tipo dovrebbero essere prese con una deliberazione approfondita dalle autorità cittadine, non in base alle obiezioni delle aziende tecnologiche.”

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In risposta, il CPUC ha dichiarato che Waymo ha dimostrato “attenzione costante alla valutazione e al continuo miglioramento della sua tecnologia, delle pratiche di sicurezza e degli aspetti operativi che coinvolgono gli esseri umani, al fine di minimizzare i rischi delle operazioni di servizio passeggeri senza conducente in un contesto più ampio.”

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