C’era da aspettarselo, considerando il precedente dell’Abarth 500e, anch’essa accolta con una certa freddezza dal mercato. A marzo 2024, ad esempio, erano state immatricolate appena 14 unità, un dato che avrebbe dovuto far riflettere. Viene naturale chiedersi perché Stellantis abbia deciso di insistere con una strategia simile, proponendo anche una versione “sportiva” elettrica della Fiat 600. Alla luce dei numeri della 500e, era lecito aspettarsi risultati altrettanto deludenti. Eppure, sembra che il gruppo abbia dovuto sbatterci di nuovo la testa per rendersi conto che, per quanto esteticamente riuscito, un modello del genere non incontra il favore del pubblico. Non stupisce, quindi, che anche l’Abarth 600e stia facendo registrare risultati commerciali deludenti.
Abarth 600e: i numeri del 2025 deludono le attese, ma c’era da aspettarselo

Nei primi sei mesi del 2025 sono stati immatricolati appena 318 esemplari, una media di poco superiore alle 50 unità al mese. Un bilancio che conferma i timori espressi fin dal lancio del modello: puntare esclusivamente sull’elettrico per rilanciare il marchio dello Scorpione si sta rivelando una strategia fallimentare.
Nonostante la scheda tecnica performante della 600e (280 CV, differenziale autobloccante e dotazioni di fascia alta), il prezzo di listino oltre i 40.000 euro la colloca in una fascia molto ristretta, poco attrattiva soprattutto in un Paese dove l’elettrico stenta ancora a decollare.
Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, Stellantis starebbe valutando un ritorno ai motori termici per il brand Abarth. Una retromarcia che, alla luce dei risultati attuali, appare più che comprensibile. Nel solo 2024, le immatricolazioni totali del marchio in Europa si sono fermate a 1.030 unità, cifra che include la 500e e la gamma 595-695. Numeri lontanissimi dalle 4.867 unità dello stesso periodo nel 2023, già in forte calo rispetto al passato.

Quello che un tempo era sinonimo di “sportiveggianza”, come direbbe qualcuno, oggi sembra essersi trasformato in una pallida ombra del marchio che fu. Il nome Abarth, un tempo capace di accendere l’immaginario degli appassionati, fatica ormai a imporsi anche tra gli estimatori più fedeli. La svolta elettrica, priva di quel carattere esplosivo che aveva reso celebre lo Scorpione, rischia di svuotare di senso proprio l’essenza del brand.
Tuttavia, con l’arrivo del nuovo CEO Antonio Filosa, qualcosa sembra destinato a cambiare. Il futuro di Abarth potrebbe passare proprio da un ritorno alle origini con motori termici, emozioni e sound. E magari, un nuovo modello a combustione pronto a riaccendere l’interesse degli appassionati.