Una Alfa Romeo Stelvio è stata immortalata lontano dai riflettori, nascosta in una rimessa a Modena, alimentando il mistero sul suo futuro. L’autore dello scatto è ancora una volta Walter Vayr, noto per le sue fotografie “spia”, che ha deciso di pubblicare l’immagine proprio alla vigilia del 115esimo anniversario del marchio del Biscione.
Il prototipo dello Stelvio ritratto nella foto mostra il frontale del SUV in versione pre-produzione, già apparso nei mesi scorsi durante dei test su strade innevate. Quelle immagini, circolate a livello globale, avevano acceso l’entusiasmo dei fan del marchio. Anche in questo scatto, il veicolo è camuffato con le tipiche pellicole rosse e nere, che ne celano le forme definitive.
Alla sua sinistra, si intravede quello che sembra un esemplare di Jeep Cherokee, ma che in realtà sarebbe un “test mule” su base Stelvio, usato per valutazioni dinamiche.
Il nuovo Stelvio non è ancora uscito allo scoperto, e il suo debutto ufficiale sembra avvolto dall’incertezza. Il progetto del “Nuovo Stelvio” potrebbe essere temporaneamente congelato da Stellantis, almeno fino a quando non sarà presentato l’aggiornamento del Piano Italia, atteso entro la fine del mese. Questo documento dovrebbe fare chiarezza sul futuro della gamma Alfa Romeo e degli altri brand italiani del gruppo.
Alcune indiscrezioni suggeriscono un possibile rinvio al 2027, ma la data più probabile resta al momento il 2026. Più definita, invece, la timeline della nuova Alfa Romeo Giulia, attesa anch’essa nel 2026, salvo modifiche last minute.
Le cause dei ritardi sarebbero legate a un cambio di strategia nella progettazione. Inizialmente concepita come 100% elettrica, il nuovo Stelvio sarà probabilmente proposto anche in versione ibrida, vista la scarsa domanda di auto elettriche pure in alcuni mercati chiave, Italia in primis.
In attesa di comunicazioni ufficiali da parte del costruttore, possiamo solo speculare. Ma una cosa è certa: l’attesa per la nuova generazione del SUV del Biscione è carica di aspettative, e queste foto spia firmate Vayr, dall’atmosfera quasi nostalgica, non fanno che aumentare la curiosità. Oltre che l’amarezza.
