BMW iX5 Hydrogen: è su strada la flotta pilota dell’idrogeno secondo BMW

Natale LiVecchi Autore Auto
BMW iX5 Hydrogen

BMW Group ha presentato ai media internazionali i primi veicoli di una flotta pilota che entrerà in servizio a partire da quest’anno. Dopo quattro anni di lavoro di sviluppo, la BMW iX5 Hydrogen e il suo progetto di sviluppo stanno entrando in una fase successiva. La flotta di meno di 100 veicoli sarà quindi impiegata a livello internazionale per scopi dimostrativi e di prova per vari gruppi target; questa esperienza di guida attiva sarà quindi la prima occasione per le persone non coinvolte nel processo di sviluppo di farsi un’idea diretta di ciò che la nuova BMW iX5 Hydrogen ha da offrire.

Sviluppata sulla base dell’attuale BMW X5, la nuova BMW iX5 Hydrogen, è stata presentata per la prima volta come concept alla fiera IAA nel 2019. I primi prototipi sono stati poi resi disponibili alla IAA Mobility 2021 per essere sperimentati in azione dai visitatori come veicoli navetta. Il suo sistema di celle a combustibile a idrogeno rappresenta anche un’ulteriore prova della competenza di sviluppo garantita in casa BMW nel campo delle tecnologie di propulsione elettrica. Non è un caso che proprio BMW sta sistematicamente portando avanti lo sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno come opzione aggiuntiva per la futura mobilità individuale a zero emissioni a livello locale.

BMW iX5 Hydrogen

La BMW iX5 Hydrogen ridefinisce le competenze tecnologiche di BMW nel campo della sostenibilità ambientale

Il BMW Group produce i sistemi di celle a combustibile altamente efficienti per la flotta pilota nel suo centro di competenza interno per l’idrogeno a Monaco. Questa tecnologia rappresenta uno degli elementi centrali della BMW iX5 Hydrogen e genera un’elevata potenza continua di 125 kW ovvero di 170 cavalli erogati. Nella cella a combustibile avviene una reazione chimica tra l’idrogeno gassoso dei serbatoi e l’ossigeno dell’aria. Mantenere una fornitura costante di entrambi gli elementi alla membrana della cella a combustibile è quindi di fondamentale importanza per l’efficienza del sistema di azionamento.

Oltre agli equivalenti tecnologici delle caratteristiche dei motori a combustione, come gli intercooler, i filtri dell’aria, le centraline e di molteplici sensori, BMW Group ha anche sviluppato speciali componenti a idrogeno per il suo nuovo sistema di celle a combustibile. Questi includono, ad esempio, il compressore ad alta velocità con turbina e pompa del liquido di raffreddamento ad alta tensione.

BMW, per la BMW iX5 Hydrogen, acquisisce le singole celle a combustibile da Toyota Motor Corporation. Le due società hanno goduto di una partnership in essere da molti anni e collaborano sui sistemi di azionamento delle celle a combustibile già dal 2013. I sistemi di celle a combustibile sono fabbricati in due fasi principali, basate sulle singole celle a combustibile; le celle vengono prima assemblate in una pila di celle a combustibile quindi il passo successivo prevede l’adattamento di tutti gli altri componenti per produrre un sistema completo di celle a combustibile.

BMW iX5 Hydrogen

L’impilamento delle celle a combustibile è in gran parte un processo completamente automatizzato. Una volta che i singoli componenti sono stati ispezionati, evitando l’insorgenza di eventuali danni, la pila viene compressa da una macchina capace di imprimere una forza di cinque tonnellate e collocata in un alloggiamento. L’alloggiamento della pila è prodotto nella fonderia di metallo leggero presente all’interno dello stabilimento BMW di Landshut utilizzando una tecnica di colata in sabbia.

In combinazione con un’unità motrice altamente integrata che utilizza la tecnologia BMW eDrive di quinta generazione (col motore elettrico, la trasmissione e l’elettronica di potenza raggruppati insieme in un alloggiamento compatto) sull’asse posteriore e una batteria di alimentazione con tecnologia agli ioni di litio sviluppata appositamente per questo modello, il gruppo propulsore della BMW iX5 Hydrogen eroga su strada una potenza massima di 295 kW pari a 401 cavalli. Nelle fasi di decelerazione e frenata, il motore funge anche da generatore, restituendo energia a una specifica batteria di potenza.

La produzione è avvenuta presso l’impianto pilota di Monaco

La BMW iX5 Hydrogen viene realizzata nell’impianto pilota BMW del Centro di Ricerca e Innovazione (FIZ) di Monaco. Questo rappresenta l’interfaccia tra lo sviluppo e la produzione, dove ogni nuovo modello dei marchi dell’azienda viene realizzato per la prima volta. Vi lavorano circa 900 persone nei settori carrozzeria, assemblaggio, ingegneria dei modelli, costruzione di concept car e produzione additiva.

Hanno il compito di garantire che sia il prodotto che il processo di produzione siano pronti per la successiva produzione in serie. Nel caso della BMW iX5 Hydrogen, gli specialisti della tecnologia dell’idrogeno, lo sviluppo del veicolo e l’assemblaggio iniziale di nuovi modelli hanno lavorato a stretto contatto per integrare la tecnologia di propulsione all’avanguardia di propulsione e anche quella relativa all’accumulo di energia.

BMW iX5 Hydrogen

L’idrogeno necessario per alimentare la cella a combustibile è immagazzinato in due serbatoi da 700 bar realizzati in plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP). Insieme, questi contengono quasi sei chilogrammi di idrogeno, sufficienti per fornire alla BMW iX5 Hydrogen un’autonomia di 504 chilometri di percorrenza nel ciclo WLTP. Il riempimento dei serbatoi di idrogeno richiede soltanto dai tre ai quattro minuti, quindi la BMW iX5 Hydrogen può fornire il piacere di guida per il quale BMW è rinomata anche sulle lunghe distanze, con poche e brevi soste lungo il percorso. La BMW iX5 Hydrogen accelera da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi, fino a una velocità massima superiore a 180 km/h.

La tecnologia FCEV contribuisce ai livelli di decarbonizzazione
BMW Group è il primo costruttore automobilistico tedesco ad aver aderito alla campagna “Business Ambition for 1.5°C” guidata dall’iniziativa Science Based Targets e si impegna a raggiungere l’obiettivo della piena neutralità climatica lungo tutta la catena del valore.

Il prossimo passo BMW Group si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 per ogni veicolo durante il suo intero ciclo di vita ovvero dalla catena di fornitura, fino alla produzione e alle fasi di utilizzo, di almeno il 40% entro il 2030 rispetto a quanto espresso nel 2019. BMW ha venduto più di 215.000 veicoli completamente elettrici in tutto il mondo nel 2022, il che rappresenta un aumento rispetto all’anno precedente di quasi il 108%. I veicoli completamente elettrici hanno rappresentato poco meno del 9% dei volumi di vendita totali lo scorso anno e questa quota è destinata ad aumentare fino al 15% nel 2023. Entro il 2030 al più tardi, il costruttore tedesco sta cercando di raggiungere una condizione in cui i veicoli completamente elettrici saranno in grado di rivendicare una quota di oltre il 50% delle sue vendite complessive.

BMW Group considera la tecnologia FCEV, adottata su BMW iX5 Hydrogen, espressamente come una potenziale aggiunta alla tecnologia di propulsione utilizzata dai veicoli elettrici a batteria. BMW ha accolto con favore le attività per promuovere l’innovazione in Germania e in Europa, quelle che contribuiranno a costruire un’economia dell’idrogeno e ad accelerare la produzione di idrogeno verde. Questi includono in particolare i progetti di idrogeno su larga scala classificati come progetti importanti di interesse comune europeo (IPCEI).

I progetti che costituiscono questa iniziativa dell’Unione Europea, sostenuta in Germania dal Ministero Federale degli Affari Economici e dal Ministero Federale dei Trasporti, abbracciano l’intera catena del valore, dalla produzione di idrogeno ai trasporti fino alle applicazioni nell’industria. Con le giuste condizioni, la tecnologia delle celle a combustibile apprezzabile sulla nuova BMW iX5 Hydrogen a idrogeno ha il potenziale per diventare un ulteriore pilastro nel portafoglio di sistemi di trasmissione del BMW Group per la mobilità locale senza emissioni di CO2.

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