Bollo auto: calcolo, scadenza, modalità di pagamento

M Magarini
Modellino auto

Il bollo auto rimane ancora oggi una delle tasse meno amate dagli italiani, che spesso ne hanno e ne invocano la cancellazione o perlomeno una modifica degli attuali termini. L’imposta è disciplinata da vari testi normativi, in primis dal quadro giuridico nazionale, dove si danno le linee guida alle varie amministrazioni territoriali affinché osservino un preciso iter burocratico. Una parte importante della disciplina compete alle singole autorità regionali, ragion per cui ogni riflessione in merito non può essere effettuata senza averne prima preso visione. Difatti, un conducente residente a Milano potrà dover rispondere a obblighi differenti da quello che abita a Trento.

Attraverso uno dei canali attualmente attivi, i proprietari di una vettura hanno l’onere di corrispondere il bollo auto anche a enti diversi, come vedremo di seguito. Ci adopereremo per offrirti una panoramica esauriente ed esaustiva delle disposizioni sancite dal legislatore, andremo a vedere in che modo eseguire il pagamento e dove e tanto altro.

Bollo auto

Il bollo auto consiste in una tassa associata alla proprietà di una vettura, registrata correttamente al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), da versare con cadenza annuale. La prestazione è obbligatoria nei confronti di chiunque abbia mezzi immatricolati lungo la penisola, fatta salvo per alcune eccezioni che andremo a vedere più avanti. Sono chiamati a provvedervi pure coloro che hanno smesso di utilizzare la macchina da un po’ di tempo e, di fatto, non se ne servono mai. Insomma, non conta quanto la impieghi, bensì fa fede l’iscrizione al PRA. Per evitarla occorre provvedere alla demolizione dell’auto, consegnando la macchina a un centro di raccolta, a un autodemolitore, a una concessionaria e così via. Un trattamento favorevole è riconosciuto alle auto d’epoca, ovvero immatricolate da almeno 30 anni.

A prescindere dall’eventuale iscrizione o meno al registro storico, i possessori ne sono esentati. Invece, scatta lo sconto del 50 per cento qualora, accompagnate dal certificato di rilevanza europea (CRS) abbiano un’età compresa tra i 20 e i 29 anni. Allo scopo di favorire una mobilità ecologicamente più sostenibile, in determinati casi è riconosciuta poi l’esenzione del bollo auto a chi sceglie di comprare una vettura a basse o zero emissioni.

Come si calcola il bollo auto

Scarico auto

I criteri di calcolo del bollo auto sono tre. Il primo fa riferimento alla effettiva potenza del veicolo, misurata in kiloWatt (kW): per conoscerla è sufficiente controllare il libretto di circolazione (alla voce P. 2). Il valore ha dei decimali? Ignorali, sicché non vengono presi a riferimento. Non sussistono arrotondamenti né in eccesso né in difetto. Ad esempio, se i kiloWatt sono 70,9, la tassa va corrisposta per 70 kW. Riassumiamo l’importo medio a seconda della classe ambientale:

  • Euro 0: la tariffa è di 3 euro per ogni kW di potenza fino a 100 kW e di 4,50 euro per ciascun kW supplementare. Se il mezzo ha, ad esempio, 150 kW il conducente sarà tenuto a versare 525 euro;
  • Euro 1: la tariffa è di 2,90 €/kW fino a 100 kW e di 4,35 euro per ciascun kW supplementare;
  • Euro 2: la tariffa è di 2,90 €/kW fino a 100 kW e di 4,20 euro per ciascun kW supplementare;
  • Euro 3: la tariffa è di 2,70 €/kW fino a 100 kW e di 4,05 euro per ciascun kW supplementare;
  • Euro 4, 5 e 6: la tariffa è di 2,58 €/kW fino a 100 kW e di 3,87 euro per ciascun kW supplementare.

È possibile risalire ai kW dividendo i cavalli dell’auto per 1,35962. I valori sopra indicati hanno mero scopo indicativo poiché il prezzo può variare da Regione a Regione. Il calcolo lo puoi effettuare gratis mediante il servizio messo a disposizione dall’ACI o dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione. In tal caso, è sufficiente inserire la tipologia di veicolo (autovettura, monovettura, rimorchio) e il numero di targa.

I proprietari di veicoli ad alta cilindrata hanno, in aggiunta, un’Addizionale Erariale, il cosiddetto superbollo. Si tratta di una maggiorazione del bollo auto introdotta dal Governo Berlusconi e inasprita dal Governo Monti nel 2012, che va a colpire gli esemplari con una potenza di oltre 185 kW (l’equivalente di 251 CV). Il costo varia in relazione all’età del mezzo, con una decurtazione del:

  • 40 per cento dopo il 5° anno dalla data di immatricolazione;
  • 70 per cento dopo il 10° anno dalla data di immatricolazione;
  • 85 per cento tra i 15 e i 20 anni;
  • 100 per cento una volta raggiunto il 20° anno da quello di fabbricazione.

Scadenza del bollo auto

Il pagamento del bollo auto ha cadenza annuale, deve essere effettuato entro la fine del mese successivo alla sua scadenza, da calcolare in base alla data di immatricolazione, a cui sommare 12 mesi. Ad esempio, se il veicolo è stato immatricolato nel mese di febbraio la somma andrà corrisposta entro il 31 marzo. Alla definizione del termine concorrono ulteriori fattori. In diverse Regioni c’è la scadenza fissa: in relazione al momento di registrazione può essere aprile, agosto o dicembre. Comunque, i sistemi di riscossione forniscono sempre in automatico la deadline esatta.

Navigando sul sito ufficiale dell’Automobil Club d’Italia puoi trovare qualsiasi delucidazioni del caso a seconda alla tua Regione. Ti suggeriamo poi di tener d’occhio i portali delle Amministrazioni locali poiché talvolta le istituzioni concedono l’opportunità di slittare il saldo dell’imposta, non rischiando alcuna sanzione. Sul sito dell’ACI sono peraltro visualizzabili i recapiti mail e telefonici degli enti di competenza. Osservare le tempistiche scongiurerà l’eventualità di incorrere in multe.

Come pagare il bollo auto

Modellino automobile

Il pagamento del bollo auto può avvenire in differenti modalità, recandosi negli appositi uffici oppure online. Nella fattispecie, sono ammessi i seguenti canali:

  • banche e altri operatori aderenti all’iniziativa PSP ricorrendo alle soluzioni contemplate: sportelli bancari, home banking, app per smartphone e tablet, esercizi commerciali, punti vendita Mooney, …;
  • agenzie di pratiche auto abilitate sul territorio (Agenzia Italia Net Service, Isaco, PTAvant, Stanet, …);
  • delegazione Aci;
  • pagoBollo online sul sito dell’Aci (Bollonet);
  • Poste Italiane: allo sportello, on-line e gli altri strumenti resi disponibili;
  • punti vendita Sisal e Lottomatica;
  • IO (l’app dei servizi pubblici);
  • Satispay;
  • sportelli ATM abilitati.

Costo di commissione

Il costo di commissione differisce in relazione alla modalità di pagamento prescelta e al punto di servizio. In totale libertà, i vari intermediari possono determinare la rispettiva tariffa da applicare. Il conteggio preciso al centesimo e la definizione delle scadenze v’è modo di desumerlo esclusivamente presso l’Aci o le agenzie di pratiche auto, sicché sono in diretto collegamento con l’archivio tributario.

Come verificare il corretto pagamento

Nonostante le moderne tecnologie ci permettano di ricevere notifiche immediate sugli impegni erariali, può comunque capitare di dimenticare o quantomeno di non essere sicuri di aver provveduto al saldo del bollo auto. Dunque, per togliersi qualsiasi dubbio quali canali esistono? Il processo di verifica è davvero semplice ed elementare. L’opzione numero uno prevede di andare di persona in un’agenzia di pratiche auto o in un centro Aci.

In alternativa, si può accedere online sul sito dell’Aci, entrando nella pagina riservata con le credenziali personali. Purtroppo, non è più possibile fare affidamento all’Agenzia delle Entrate. Al fine di scongiurare l’arrivo di cartelle esattoriali per inottemperanza torna utile una funzione del portale Aci: denominata Ricorda la Scadenza, ti consentirà di ricevere pochi giorni prima della scadenza un promemoria tramite SMS sul tuo telefonino, comprensivo dell’importo da corrispondere.

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