Nel mondo scintillante delle hypercar di lusso, dove ogni dettaglio viene venduto a peso d’oro, a volte la realtà supera la fantasia. È il caso emblematico vissuto da Carl Hartley e dalla sua pregiatissima Bugatti Veyron.
Tutto è partito da un difetto apparentemente banale: un interruttore degli specchietti retrovisori allentato. Un problema che, secondo l’assistenza ufficiale Bugatti, avrebbe richiesto un intervento da 11.300 euro. Il preventivo, giustificato dalla necessità di smontare e sostituire gran parte del meccanismo interno della portiera, ha lasciato Hartley incredulo. A rendere la cifra ancor più surreale è stato il tempo stimato per la riparazione: 27 ore di manodopera, un’inezia tecnica trasformata in un’operazione quasi chirurgica, almeno secondo Bugatti.

Deciso a non accettare passivamente il costo astronomico, Hartley ha affidato la vettura a Neil, un meccanico indipendente di fiducia. Ed è qui che il racconto prende una piega sorprendente. Neil ha scoperto che il pulsante difettoso era in realtà identico a quello utilizzato su diversi modelli Volkswagen, gruppo che controllava Bugatti già all’epoca della produzione della Veyron.
Con una semplice sostituzione del componente sulla Bugatti, preso da un Volkswagen Transporter, e un po’ di ingegno, il problema è stato risolto in 25 minuti, per un costo totale di appena 1,16 euro. Una differenza abissale rispetto alla proposta ufficiale, quasi 10.000 volte più economica.

Oltre all’aneddoto curioso, l’episodio apre una necessaria riflessione più ampia. Nel settore delle auto di fascia altissima, il divario tra il valore reale dell’intervento e il prezzo richiesto può diventare grottesco. Un tagliando su una Veyron, ad esempio, può costare tranquillamente oltre 25.000 euro, trasformando la manutenzione ordinaria in un lusso (già reale con la proprietà di un simile veicolo, per carità).
La vicenda ha portato Hartley a rivalutare il ricorso alle officine ufficiali Bugatti, preferendo d’ora in avanti soluzioni più trasparenti e sostenibili. Una lezione che potrebbe servire da monito a tutto il comparto automotive premium.