Erede Bugatti Chiron: un’hypercar ibrida da 1.500 CV

Walter Gobbi
Bugatti Chiron render

La Bugatti Chiron avrà un’erede. E che erede! Sebbene al momento manchino foto ufficiali del modello, non c’è dubbio che sarà un bolide spettacolare, riservato alla fascia più ricca della popolazione mondiale.

Mentre noi italiani abbiamo la Motor Valley, in terra d’oltralpe questo è il brand di maggior vanto, capace di far sognare gli amanti dei motori con esemplari di straordinaria qualità estetica e meccanica. Nulla passa in secondo piano nella progettazione della squadra di lavoro, che si supera di volta in volta.

Senza mai adagiarsi sugli allori, con il rischio di attirare l’avversione dei fan storici, il marchio ha l’innata capacità di innovarsi e rinnovarsi. La propensione al costante progresso verrà, poco ma sicuro, ribadita anche nell’ennesima uscita di superlusso.

I principali punti interrogativi vertono sul design, in quanto, almeno al momento di scrivere, non sono state rilasciate immagini ufficiali. Le forme conferite ricalcheranno il capitolo precedente? Oppure il centro stile opterà per un veicolo di rottura?

Con il passare delle settimane ne sapremo sicuramente di più, anche perché l’uscita è prevista nei prossimi mesi. Nello specifico, una papabile finestra di lancio è la seconda parte del periodo estivo, forse ad agosto. Forse corriamo troppo, e, del resto, andrà spedita anche la belva su strada in procinto di essere svelata.

L’unità propulsiva, uno spettacolare V16, è sinonimo di emozioni intense, e, conoscendo la capacità degli ingegneri di dispensare magie, è già il caso di allacciare (metaforicamente) le cinture di sicurezza.

Nella disamina andremo, inoltre, a prendere in considerazione gli interni, sia a livello di spazio concesso sia di tecnologie implementate a bordo per il piacere degli occupanti.

Erede Bugatti Chiron 2024: gli esterni

Bugatti Chiron render

Mentre la Bugatti Chiron continua a dominare il panorama delle hypercar, l’arrivo della sua erede suscita una curiosità febbrile negli appassionati di ogni angolo del Pianeta.

Sebbene le informazioni ufficiali scarseggino finora, i teaser e le indiscrezioni ci consentono di tracciare un primo quadro di ciò che potremmo ammirare.

Verosimilmente, la carrozzeria non deluderà in termini di personalità. Le linee dovrebbero rimanere fluide e scolpite, con un’enfasi maggiore sull’aerodinamica. Prese d’aria funzionali e sfoghi collocati strategicamente miglioreranno l’efficienza, a tutto vantaggio delle performance.

Circolano poi dei rumor sul sistema di illuminazione. Stando a fonti vicine, i fari anteriori a LED saranno maggiormente assottigliati. Quelli posteriori, anch’essi a LED, pare sfoggeranno una firma luminosa distintiva, tale da rimarcarne il forte carattere.

La protagonista indiscussa sarà, tanto per cambiare, la fibra di carbonio, ormai la scelta numero uno tra le Case di altissimo pregio. Ciò consentirà di minimizzare il peso e di migliorare l’handling. La leggerezza è, infatti, un elemento cardine nella filosofia aziendale, e l’erede in questione non farà di certo eccezione.

Filtrano delle speculazioni su possibili diverse configurazioni per il successore della Bugatti Chiron. Accanto alla versione coupé classica, forse troverà spazio una roadster scoperta, in maniera da andare incontro alla community desiderosa di raggiungere inedite vette emozionali a cielo aperto.

Lo sviluppo vedrà la collaborazione con Rimac, compagnia croata specializzata nel ramo delle full electric prestazionali. A causa della partnership siglata, il look finale sarà forse più futuristico e integrante soluzioni all’avanguardia. Benché nel rispetto dell’eredità e del DNA della proposta oggi su piazza, l’opera in via di divenire offrirà diversi spunti sorprendenti.

Gli interni

L’erede della Bugatti Chiron avrà un abitacolo lussuoso, tecnologicamente avanzato e personalizzabile. Ai clienti sarà consentito di scegliere tra varie opzioni per creare un esemplare unico e su misura che ne soddisfi le esigenze. Pelli pregiate, cuciture a mano e un’interfaccia utente intuitiva. Il focus verterà sulla purezza dell’immagine e sulla facilità d’uso. Nonostante l’opulenza, varrà un approccio minimalista, con un numero ridotto di tasti fisici. Un corso che segue il trend generale del settore, anche se non manca chi percorre dei sentieri alternativi, tipo i brand del Gruppo Volkswagen.

Che, dopo aver tentato di seguire le orme di Tesla, ha stabilito di compiere un parziale dietrofront, reintroducendo l’analogico a seguito di alcune lamentela ricevuta dai consumatori. Nel suo caso ha influito in misura determinante la lentezza di risposta ai comandi e le distrazioni al volante, da esso derivanti. Il modello che andrà a sostituire la Bugatti Chiron nel 2024 darà uno spaccato dell’era attuale, dominata dai contenuti hi-tech. Oltre a un quadro strumenti digitale e a un impianto di infotainment (corredato da navigatore satellitare) di ultima generazione con schermi ad alta risoluzione, opererà un impianto di telecamere a 360 gradi, affinché l’automobilista benefici della massima visibilità.

Il Costruttore garantirà un’ampia gamma di opzioni di personalizzazione per gli interni, dando modo di definire nei minimi particolari le peculiarità della macchina ordinata. Avranno ampio margine di manovra sui colori, sui materiali e sulle finiture, al fine di ottenere gli interni dei loro sogni. A livello di spazio e comfort, gli occupanti riusciranno a sentirsi subito a proprio perfetto agio, dati i sedili ergonomici e l’ampio vano bagagli.

I passeggeri godranno di un viaggio rilassante pure a velocità sostenute. Infine, sul fronte della sicurezza è pressoché scontato l’impiego di soluzioni di sicurezza evolute, tra cui airbag multipli, sistemi di frenata automatica e controllo elettronico della stabilità. La qualità del sonoro sarà sopraffina, mentre l’illuminazione ambientale potrà essere regolata in base al proprio stato d’animo.

Motori e prezzi

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Addio al W16, benvenuto al V16 ibrido. L’erede della Bugatti Chiron abbandonerà l’iconico propulsore W16 in favore di un nuovo V16 ibrido.

Il video teaser rilasciato dalla compagnia ritrae un’unità con otto cilindri per bancata e la scritta V16 sui condotti di aspirazione. La cilindrata totale pare ammonterà a circa 8 litri, con una cilindrata unitaria di circa 500 centimetri cubi. La potenza complessiva stimata supera i 1.500 CV, con un’erogazione di coppia motrice mostruosa.

Il “cuore pulsante” sarà collocato in posizione posteriore-centrale, come sulla Chiron. In termini di trazione, la scelta ricadrà probabilmente sulla integrale, con l’ausilio di uno o più moduli elettrici all’anteriore.

Le prime immagini teaser consentono di avere un’idea piuttosto dettagliata a riguardo, anche se non troppo. Difatti, permangono delle grosse incognite, tra cui quelle relative al powertrain ibrido, la capacità delle batterie e l’architettura della tipologia di trazione.

A rigor di logica, la percorrenza sarà piuttosto limitata, forse in grado di soddisfare giusto le esigenze di chi si muove perlopiù nei centri urbani. Questo per non andare a compromettere delle rinunce sul fronte delle prestazioni, che rimangono e rimarranno al centro dei pensieri dei progettisti.

Il prezzo non è ancora stato annunciato, ma vien da credere che sarà superiore rispetto a quello della Chiron, che parte da 3 milioni di euro. L’alta soglia d’accesso sarà giustificata dalle tecnologie all’avanguardia, dai materiali pregiati e dall’esclusività della vettura.

In merito alle rivali, crediamo ci sarà da divertirsi nello scontro tra lei e le altre hypercar, come la Koenigsegg Jesko Absolut, la Hennessey Venom F5 e la SSC Tuatara.

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