Nel cuore della campagna del sud del Wisconsin, come accade nei racconti più tipici della immensa campagna di alcuni stati americani, nascosta tra balle di fieno e silenzio, è stata rinvenuta una vera icona degli anni Ottanta. Proprio come in una scena di Ritorno al Futuro, una DeLorean DMC-12 del 1981 è rimasta al buio per tanto (ma tanto) tempo.
Questa non è una storia di viaggi temporali, né di scintille elettriche o di pneumatici in fiamme come accade al celebre modello nell’amatissima trilogia cinematografica. È piuttosto la cronaca di un’automobile che, pur rimanendo ferma per oltre quattro decenni, è diventata una sorta di macchina del tempo reale, conservata in condizioni straordinariamente intatte.

L’incredibile ritrovamento è avvenuto grazie a Michael McElhattan, fondatore e proprietario di DeLorean Midwest, una rinomata officina specializzata esclusivamente nel restauro e nella manutenzione di queste auto leggendarie. McElhattan ha ricevuto una telefonata inaspettata da un uomo del New Mexico, Mark, che lo ha contattato per conto di suo zio Dick, il proprietario originale della DeLorean.
Inizialmente scettico, McElhattan ha cambiato idea quando ha scoperto che l’auto aveva percorso poco più di 1.500 chilometri dal giorno in cui uscì dalla catena di montaggio di Belfast, nel lontano aprile 1981. Parcheggiata per anni in un fienile con pavimento in ghiaia, la DeLorean era rimasta praticamente immobile, protetta dai danni del sole e degli agenti atmosferici, ma soggetta all’invasione dei roditori e al lento sprofondamento nel terreno. Sono pur sempre oltre 40 anni di “attesa” nel fienile.

Nonostante le gomme sgonfie, un abitacolo intriso di polvere e tracce di animali, la (non più troppo mitica) DeLorean si presentava in uno stato sorprendentemente originale e autentico. Ancora dotata del filtro dell’olio blu originale e con tutte le sue componenti di fabbrica, rappresentava una vera e propria capsula del tempo su quattro ruote.

Nessuna sostituzione, nessun restauro invasivo, nessuna modifica aftermarket: una rarità assoluta nel mondo del collezionismo automobilistico. Dick, l’ex proprietario, aveva acquistato la vettura negli anni Novanta da una concessionaria di Milwaukee, dove era rimasta invenduta e priva di immatricolazione per un decennio. Più che per guidarla, pare che Dick amasse semplicemente ammirarne le linee futuristiche e la carrozzeria in acciaio inox, simbolo di un design che guardava avanti nel tempo.
Una volta concluso il restauro, però, si potrà valutare se rivendere l’auto, probabilmente a una cifra superiore ai 100.000 dollari, o conservarla come pezzo da museo a quattro ruote.