La cinese Baidu ha presentato il suo robotaxi di sesta generazione, che si chiama RT6, pronto per viaggiare a Wuhan. Sorpresa: solo 204.600 yuan (28.350 dollari), riporta carnewschina.com. Poco per un’auto a guida autonoma di livello 4. Viene fornito con 5 unità Lidar e dispone di un totale di 40 sensori. La distanza massima di rilevamento è di 440 metri. La potenza di calcolo è di 1200 TOPS. La Baidu RT6 è prodotta da JMC (Jiangling Motors Corp), con sede nella provincia di Jiangxi: un po’ monovolume un po’ Suv, la RT6 ha una lunghezza di 477 cm, con larghezza di 189 e altezza di 172. Ottimo il passo di 283 cm, così da dare agio a chi sta dentro. È alimentato da un motore elettrico da 110 kW BYD, che fornisce propulsori a tantissime Case. Le batterie al litio ferro fosfato sono sostituibili in tre minuti. La velocità massima? 135 km/h.
Com’è dentro il robotaxi Baidu
L’RT6 è dotato di porte scorrevoli per facilitare l’ingresso e l’uscita dei passeggeri: vengono sbloccate utilizzando una password sul montante B. Meglio rammentare la parola chiave, se no il cliente resta dentro… Come spesso accade alle cinesi, è dotata di fari Starlight con funzioni di riconoscimento, suggerimento e interazione: pare che sorrida. Sul tetto sono presenti una serie di sensori Lidar che coprono vari angoli.
Davanti, un volante molto basico e un piccolo display centrale. I due occupanti posteriori dispongono di sedili individuali dotati di riscaldamento e funzione di massaggio a 10 punti, oltre a schienale e poggiagambe regolabili: il viaggio diventa un momento di relax totale.
Quanti ce ne sono
I piani prevedono che 1.000 robotaxi RT6 vengano distribuiti nelle strade di Wuhan entro la fine del 2024. Massima attenzione ai ricavi per Apollo Go, l’unità Baidu che gestisce la flotta di robotaxi, anche attraverso il controllo dei costi. L’azienda ha sviluppato un ecosistema di robotaxi completamente autonomo a Wuhan, il che significa che è in grado di gestire l’intera operazione, compresa l’attivazione del veicolo, l’invio, lo scambio della batteria, il controllo della pulizia e il recupero, il tutto senza intervento umano.
Come impara a guidare l’intelligenza artificiale? Da conducenti umani esperti per creare un sistema che li supererà. Sulla RT6 Baidu Apollo ha introdotto Apollo ADFM: utilizzando profondità, accuratezza e ricchezza di informazioni, massimizza la rappresentazione degli ostacoli nell’ambiente. Sfrutta 100 milioni di chilometri dell’Apollo o sulla data operativa reale.
Sicurezza stradale della guida autonoma, i numeri
Attualmente l’area di servizio Apollo Go copre 3.000 chilometri quadrati attraverso Wuhan e ha un bacino di utenza di 7,7 milioni di persone, coprendo oltre la metà della popolazione della città. Ma è sicuro? Negli ultimi due anni la flotta di robotaxi Apollo ha avuto solo un quattordicesimo del tasso di incidenti dei guidatori umani.
Baidu all’attacco
Si tenga presente che Wuhan è immensa: 12 milioni di abitanti. Quasi 800 per km quadrato. Un polo commerciale vivissimo. Invece Baidu è il “Google cinese” che ha fatto il suo ingresso trionfale nell’automotive nel 2022 con un modello dotato di guida autonoma: fa macchine futuristiche, infarcite di sensori, tra cui un Lidar. Il livello 4 di guida autonoma sfiora la vettura robot al 100%. Il veicolo sa padroneggiare situazioni di traffico urbano molto complesse, come un cantiere, senza l’essere umano che interviene. Ma il pilota in carne e ossa, l’autista deve essere in grado di guidare e assumere il controllo totale del mezzo: per questo c’è il volante. Il sistema ha il potere di condurre il veicolo in sicurezza, fermandolo. Nel successivo stadio, c’è il self driving car. Tuttavia le Case stanno un bel po’ alla larga dal livello 5, finale, ultimo: obiettivo evitare seccature di tipo legale e assicurativo in caso di sinistro, che diviene inevitabile specie se la strada è rovinata.
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