La Lamborghini Fenomeno, edizione limitata di 29 esemplari porta all’estremo gli elementi stilistici più rappresentativi del marchio: è mossa dal V12 più potente nella storia della Casa abbinato a tre motori elettrici. Totale 1.080 CV: 835 CV erogati dal motore termico V12 aspirato cui si aggiungono i 245 CV sviluppati dai tre a batteria. Così, con un “mostro”, il costruttore di Sant’Agata Bolognese celebra i 20 anni del Centro Stile. Lambo insiste sull’aggressività, sulla ferocia agonistica delle linee, con potenze estreme.

Questo “razzo” è la massima espressione della tradizione di vetture in edizione limitata inaugurata da Lamborghini nel 2007 con Reventón e proseguita con Sesto Elemento (2010), Veneno (2013), Centenario (2016), Sián (2019) e Countach (2021). Il nome omaggia un toro che combatté nell’arena di Morelia in Messico nel 2002 richiamando il carattere eccezionale e unico della vettura.

Dove sono i quattro motori della Lambo Fenomeno
La coppia massima è di 725 Nm a 6750 giri/min, con l’80% della coppia già disponibile a 3.500 giri/min. La motricità sulle quattro ruote è garantita dal motore a combustione interna che fornisce trazione alle posteriori e dai due elettrici davanti, mentre il terzo elettrico a flusso radiale posizionato al di sopra del cambio offre coppia al retrotreno a seconda della modalità di guida selezionata. La Fenomeno adotta un cambio doppia frizione 8 rapporti disposto trasversalmente in coda al V12 longitudinale.

Lamborghini Fenomeno: dov’è il powertrain
Il powertrain è alloggiato nel monofuselage. Insomma nella monofusoliera, l’innovativo telaio di ispirazione aeronautica: monoscocca in fibra di carbonio multi-tecnologia, telaio anteriore in Forged Composites (carbonio in fibra corta in bagno di resina). L’impianto frenante CCM-R Plus con dischi carboceramici garantisce la massima efficienza su strada e in pista. Passa da zero a 100 in 2,4 secondi, e da zero a 200 in 6,7 secondi; la velocità massima è superiore ai 350 km/h. Anche il rapporto peso/potenza è il migliore della storia di Lambo: 1,64 kg/CV.

Design audace
Anteriore audace, che coniuga linee tese a superfici ampie e atletiche. Il cofano è caratterizzato da due ampie prese d’aria ispirate alle Lamborghini da competizione come la Huracán GT3. Il logo impreziosisce il frontale che abbina elementi stilistici iconici del design Lamborghini quali le Ypsilon, che raccordano visivamente lo splitter anteriore in carbonio ai gruppi ottici dal design affilato.
Di lato, una singola linea definisce il profilo vettura dalla punta del cofano anteriore fino al posteriore, ispirato alla “long tail” della Essenza SCV12. Le scelte cromatiche della livrea di lancio (in Giallo Crius) esaltano la muscolarità dei volumi superiori, elegantemente contrapposti ai tecnicismi stilistici e aerodinamici della parte inferiore. Le appendici incorniciano lo splitter anteriore creando due feritorie laterali che convogliano i flussi d’aria parallelamente alle ruote.
Vista da dietro la Fenomeno rappresenta un unicum nella storia del design Lamborghini: una linea continua collega ala e passaruota delimitando nettamente il confine tra il corpo della vettura e il posteriore. Dove la futuristica firma luminosa, che reinterpreta verticalmente le iconiche Ypsilon. Inedito anche il design a turbine dei cerchi forgiati monodado (21 pollici all’anteriore e 22 al posteriore), completi di pneumatici Bridgestone Potenza Sport, 265/30 ZRF21 e 355/25 ZRF22.
L’abitacolo riflette il concept dell’Hyperdesign presentando una nuova interpretazione della filosofia “Feel like a pilot” Lamborghini, creando una sempre più profonda connessione con la vettura sia per il pilota sia per il passeggero. La posizione di guida e il volante racing offrono un’esperienza di guida al massimo del coinvolgimento.