Porsche Mission E, entro il 2019

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Porsche Mission E

Porsche Mission EOra c’è la conferma; la Porsche Mission E, nelle parole di Oliver Blume, amministratore delegato della Casa tedesca, sarà presentata con ufficialità entro la fine del 2019. Si sa che a Weissach i primi prototipi per lo sviluppo su strada della Mission E, la prima vettura elettrica Porsche, sono già sulla linea di produzione con un’auspicabile data di inizio dei test fissata a questa estate per circa due anni complessivi di intenso sviluppo. Facile ipotizzare quindi la fine del 2019 come data reale di lancio visti anche i tempi necessari all’ufficializzazione del materiale derivante dai test e la successiva industrializzazione del prodotto.

La Mission E, a detta dei vertici Porsche, si andrà a posizionare al di sotto della Panamera con possibilità di scelta tra differenti configurazioni strettamente legate alla meccanica in sé. La Mission E verrà infatti resa disponibile secondi differenti livelli di autonomia ma anche di potenza erogata. In questo la Tesla con la Model S insegna.

Interessanti anche le caratteristiche legate al parco batterie; le batterie agli ioni di litio avranno infatti una capacità, per l’autonomia, di 500 chilometri percorribili. Inoltre in modalità rapida per raggiungere l’80% di carica basteranno 15 minuti. La Porsche Mission E usufruirà della piattaforma J1 con possibilità di aggiornamento del software tramite wireless serven dosi della tecnologia “Over the air”; in questo modo si potrà intervenire su determinate variabili del motore anche tramite smartphone col pallino dell’aumento di potenza intervenendo sui cavalli erogati direttamente da smartphone. Tuttavia oggi la soluzione sembra univoca e indirizzata verso l’utilizzo di due motori da 600 CV totali per una velocità massima autolimitata di 250 km/h. Lo zero a cento viene invece percorso in solo 3,5 secondi.

Attenzione rivolta anche alla possibilità di adoperare un sistema di guida autonoma utilizzabile probabilmente solamente durante specifiche situazioni.

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