Rizzato Califfone

Walter Gobbi
Rizzato Califfone ciclomotore moped

La storia del Rizzato Califfone è prettamente legata al mondo delle biciclette in quanto proprio il suo fondatore, Cesare Rizzato, fin dai primi anni del XX secolo aveva una propria squadra di ciclisti e costruiva da se le proprie biciclette! L’intraprendenza e la voglia sempre più spinta di competizioni lo portarono ad interessarsi pure al campo delle competizioni motoristiche, costruendo motociclette equipaggiate con motori inglesi JAP prettamente monocilindrici e con cilindrate comprese tra i 175 ed i 500 cm3. Attorno alla metà degli anni 50 iniziò la produzione dei ciclomotori marchiati Atala, che in seguito vennero commercializzati proprio col marchio Rizzato.

 

Quanti modelli di Rizzato Califfone furono prodotti?

 

Il primo modello di Rizzato Califfone prevedeva un classico motore monocilindrico a due tempi, raffreddato ad aria e di cilindrata pari a 49 cm3. Aveva i pedali derivati proprio dalle biciclette, telaio tubolare (da qui il nome di tubone!) contenente il serbatoio.  Grazie al motore monomarcia poteva essere usato anche da utenti meno esperti, che non disdegnavano oltre alla praticità l’ottima fattura e la robustezza. I telai erano privi di sospensioni posteriori e successivamente con l’evoluzione del Rizzato Califfone, la fabbrica decise di adottare un forcellone oscillante e due ammortizzatori, per aumentare il confort di guida. Da questa base le Officine Cesare Rizzato & Co di Padova partirono per dar vita ad un numero diverso di versioni di ciclomotori che si distinguevano dal progetto originale anche per la nuova forcella in lamiera stampata, ben differente dalle altre forcelle presenti in passato sui primi modelli (classica forcella telescopica). Altre innovazioni riguardarono il serbatoio. Apparvero delle versioni come il De Luxe, il Super De Luxe ed il K dove il serbatoio non era più alloggiato nel telaio “tubone” ma aveva forma prettamente motociclistica, posizionato proprio sul telaio. Nella versione “Super” venne adottata una soluzione che fino ad allora non era stata mai usata; la disposizione del serbatoio carburante sotto il portapacchi posteriore! L’azienda veneta voleva spingere sempre più in alto le vendite del suo ciclomotore Rizzato Califfone e decise quindi di proseguire con l’innovazione introducendo delle migliorie nei suoi ciclomotori. Diede al Rizzato Califfone una impostazione molto più sportiva, dotandolo di una nuova forcella a steli rovesciati, nuovi cerchi in lega di alluminio per dargli più leggerezza ed un tocco di sportività e tamburi freni da 118 millimetri. Venne presentata pure una versione di Rizzato Califfone dotata di un performante motore Minarelli con cambio a 4 marce e di un potente freno a disco anteriore da 220 millimetri. Queste caratteristiche unite al peso di soli 50 kg, lo rendevano agile e scattante, davvero al passo con i tempi e pronto per le elaborazioni in tema agonistico. Oltre questo motore in avanti il Rizzato Califfone venne dotato di altri due motori: uno Minarelli P4R sulla cui testa erano presenti delle grandi alette mentre il cilindro era in lega di alluminio e il Rizzato 122 dotato di cilindro orizzontale.

 

Prezzo di vendita Rizzato Califfone: n.p.

Quotazione attuale del Rizzato Califfone: 700€

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