Russell: il lavoro di simulazione mostra che la F1 sarà completamente diversa nel 2022

La F1 introdurrà il prossimo anno il suo più grande cambiamento tecnico dall’introduzione dei propulsori ibridi V6 nel 2014, revisionando il design dell’auto e le prestazioni aerodinamiche. Le auto sono destinate a diventare alcuni secondi al giro più lente di quanto non siano ora, ma sono destinate a essere realizzate in maniera da consentire più spettacolo e sorpassi.

Il pilota della Williams George Russell ha dichiarato giovedì di non essere stato “molto coinvolto” nello sviluppo della vettura 2022 del team, ma di aver completato alcuni primi lavori al simulatore che hanno mostrato quanto sarà diverso l’anno prossimo. “Ancora è presto, stiamo costruendo le basi”, ha detto Russell. “Ma a primo impatto sembra che la F1 sarà completamente diversa nel 2022 rispetto ad oggi. Penso che il prossimo anno, probabilmente, avverrà uno dei più grandi cambiamenti di sempre nelle regole della Formula 1. “In questo momento, immagino che sia lo stesso per tutte le squadre, che stanno cercando di capire come possono sfruttare la situazione e migliorare le proprie prestazioni.”

“Ma fino a quando non scenderemo in pista per il primo test del prossimo anno, nessuno avrà esattamente idea di quello che accadrà”. Le prime indicazioni di Russell dal simulatore sono state che l’auto “dovrebbe essere sicuramente più guidabile”, e sperava che i ridotti livelli di aria sporca dalle auto davanti avrebbero aiutato anche il nuovo set di pneumatici da 18 pollici che sarebbe stato introdotto da Pirelli. “Penso che sarà più vantaggioso per le gomme perché avrai meno aria sporca e le gomme probabilmente si surriscalderanno di meno”, ha detto Russell.

“Ovviamente abbiamo anche le gomme da 18 pollici. Modellare tutta questa roba, un massiccio cambiamento aerodinamico, pneumatici da 18 pollici, come questo influenza la dinamica del veicolo dell’auto, in questa fase, senza aver fatto un solo giro in pista per raccogliere i dati reali, è difficile. È un cambiamento così grande. È troppo presto per dire che succederà».

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