Seggiolino auto: guida pratica e completa sulla scelta

M Magarini
Seggiolino automobile

Un bravo nonno e un bravo genitore che cos’hanno in comune? La premura nei confronti di figli e nipoti! Portare il piccolo in auto è una bellissima esperienza, che deve, però, avvenire in maniera sicura, nel rispetto delle disposizioni del Codice della Strada, la quale si occupa pure della loro incolumità. In definitiva, le indicazioni del testo normativo contengono preziose linee guida anche riguardo al seggiolino auto. L’argomento risulta davvero vasto, quasi infinito. Eppure, una volta letta la guida che hai qui di fronte ai tuoi occhi potrai dire di aver appreso i concetti chiave, da tenere a mente nel momento in cui si pensa a mettersi in viaggio in compagnia della principessa o del principino di casa.

Seggiolino auto: cosa dice l’art. 172 del Codice della Strada

Bambino in auto

Tirare in ballo morti e feriti, specialmente se associati ai bimbi, non è mai bello e non fingeremo neppure che lo sia. Eppure, prendere coscienza aiuta a comprendere un aspetto essenziale: non prendere le decisioni così, su due piedi. Pertanto, ti diamo un paio di numeri, quelli necessari per capire l’importanza di prendere la questione sul serio: 4.000, la media delle persone che perdono la vita in incidenti stradali ogni anno in Italia, di cui 80 bambini. Pochi? Diremmo proprio di no! Sebbene tendano magari a colpire poco, bisogna rapportare la stima al numero dei bimbi presenti nella nostra penisola e alla scarsa frequenza di utilizzo delle vetture con tutta la famiglia. E poi, spesso, il dramma incorre da una semplice distrazione, ahimè fatale.

Ora, secondo te qual è il punto migliore dove montare il seggiolino auto? Quello posteriore centrale, purché sia presente la cintura a tre posti o di attacco ISOFIX. Altrimenti, sarà preferibile quello posteriore lato marciapiede. Ciononostante, in tanti prediligono accogliere i bimbi accanto a sé sul sedile anteriore. L’articolo 172 del Codice della Strada lo autorizza, perciò fai ogni riflessione del caso e tira le somme. Nell’ultimo caso ricordati, comunque, di disattivare l’airbag se il bimbo viaggia contro marcia oppure, se viaggia fronte marcia e con airbag attivo, colloca il sedili a debita distanza di sicurezza dalla plancia.

La soluzione risulta spesso la via di mezzo ideale se ci siete solamente voi due. Piuttosto di voltarti di continuo per l’intero viaggio val la pena adottare tale soluzione. In linea di massima, qualunque accortezza messa in atto allo scopo di limitare la distrazione è ben accetta. Lo sguardo va tenuto fisso sulla strada, a meno di quei pochi momenti in cui il mezzo è fermo (ad esempio, perché sei davanti al semaforo rosso).

Seggiolino auto per bambini: le categorie

Oggi esistono due normative in vigore: la prima, la UNECE R44/04, prevede cinque gruppi di seggiolino ognuno, ciascuno adatto in base al peso dell’occupante. Nello specifico, fino a 10 kg (dai 6 ai 9 mesi circa) si consiglia un Gruppo 0, mentre fino a 13 kg (dai 12 ai 16 mesi circa) ne deve essere adoperato uno di Gruppo 0+. La vasta macro classe del gruppo 0 annovera pure le cosiddette navicelle, vale a dire delle culle ben protette da installare con le cinture della vettura: qui il bimbo è in posizione sdraiata. Hanno senso unicamente nei primissimi mesi, in caso di lunghi spostamenti (ad esempio, se hai programma un viaggetto in una meta turistica, magari al mare o in montagna). Diversamente non sono efficaci e, pertanto, conviene passare subito a un seggiolino auto nella stretta accezione del termine. Ricordati poi di doverti riferire alla lunghezza/altezza del bimbo e non all’età. Noi te l’abbiamo riportato a puro scopo indicativo.

Ora proseguiamo con le altre categorie:

  • Gruppo 1: dai 9 ai 18 chili (circa dai 9 mesi a 4 anni);
  • Gruppo 2: da 15 a 25 kg (da 3 anni a 6 anni);
  • Gruppo 3: da 22 a 36 kg (da 5 anni a 12 anni).

Non appena il ragazzino tocca 1.50 m di altezza può adoperare soltanto la cintura di sicurezza del mezzo, senza rialzi. Fino ad allora è una pessima idea per questioni di incolumità, oltre che tassativamente proibito dal legislatore italiano.

Il secondo testo a cui riferirsi per l’omologazione del seggiolino auto, la UNECE R129, indica le fasce di altezza del bambino raccomandato per le differenti tipologie di modello. Consulta le etichette del prodotto che hai intenzione di acquistare e regolati di conseguenza.

Configurazione delle cinture

Un valido seggiolino per bambino include cinture configurabili tanto in lunghezza quanto in altezza e dispone dell’aggancio sul pancino del bambino. La chiusura ideale è una via di mezzo: facile per un adulto, difficile per un bimbo. Così facendo, in situazioni di emergenza riuscirete a uscire dalla vettura in pochi attimi.

Alle cinture dai un occhio di verifica, sicché talvolta tendono ad aggrovigliarsi sempre, complicando le operazioni. Prediligi articoli di larghe dimensioni e non troppo sottili. Fino ai 18 kg, dunque il gruppo 1, accertati che il sistema dia modo di portarlo in posizione semi-orizzontale. E provvedi a bloccare la testa del piccolo, cosicché rimanga ferma anche in curva.

Un altro consiglio che ci sentiamo di darti è di testare, laddove ve ne sia l’opportunità, il seggiolino auto. Se ti rechi in un negozio fisico chiedi al commesso tale cortesia, altrimenti, se lo ordini online, guarda se il venditore dia modo di restituirlo qualora non si sia soddisfatti dell’acquisto. L’obiettivo è trovare un seggiolino auto adatto al tuo specifico veicolo, sul quale penserai a installarlo.

Rialzi

Seggiolino bimbo

Apriamo un capitolo a sé stante, inerente ai rialzi (o booster). Si tratta di strumenti autorizzati per i bambini con altezza superiore ai 125 cm. Comunque, proveremmo ad assicurarcene uno provvisto di schienale e protezioni laterali. Rammenta che la cintura di sicurezza non deve mai e poi mai poggiare sul collo. Per abbassarla leggermente, certi rialzi hanno una pinza attaccata a una cordicella. In seguito al gruppo 1, invece, del mero rialzo, orientati verso un seggiolino auto con schienale e magari un poggiatesta regolabile in altezza. Siccome il seggiolino auto è un investimento importante per una famiglia media, qualche produttore ha avuto la pensata di introdurre in commercio i modelli in grado di coprire dal gruppo 1 al 3. Chiamati trivalenti, hanno un loro perché se hai la tendenza di spostarsi parecchio, purché il piccolo abbia età pari o inferiore ai 3 anni.

Nell’ottica di un acquisto ti sarai probabilmente accorto di quanti prodotti ci siano sul mercato. Hai letteralmente l’imbarazzo della scelta e d’istinto saresti incline a prenderne uno economico. Malgrado l’attenzione al risparmio sia accettabile, qui ci andremmo cauti. Di solito, infatti, i seggiolini per bambini low cost sono pure di qualità insoddisfacente. E di certo non vuoi rischiare di mettere a repentaglio la salute del piccolo, no? E allora in che maniera orientarsi? Dai un’occhiata ai crash test di sicurezza periodicamente eseguiti da istituti indipendenti, a cominciare da quelli di Euro NCAP, i più affidabili e attendibili in circolazione.

Prima di salutarci, andiamo a ricapitolarvi un comma, il numero 5 dell’articolo 172 del Codice della Strada. Esso sancisce che il seggiolino auto debba essere rivolto all’indietro su un sedile passeggeri protetto da airbag frontale, fatta eccezione laddove lo stesso airbag non sia stato disattivato in via preventiva (pure in maniera automatica). Bada al fatto di aver eseguito l’installazione corretta del seggiolino per bambini altrimenti sarà come non averlo. Metti il piccolo al suo interno con le cinture aventi la giusta tensione.

Seguici con Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle notizie Automotive Clicca Qui!

  Argomento: