Abarth 500e, vendite inferiori a quelle di una Ferrari: ecco perché

M Magarini
L’Abarth 500e ha iniziato il 2024 nel modo peggiore, con numeri di vendita inferiori rispetto persino a una Ferrari
Abarth 500e 2023

L’Abarth 500e, la prima “scorpioncina” elettrica nella storia del band, non ha sfondato sul mercato italiano. Nei primi due mesi del 2024 i numeri sono stati impietosi, con appena 14 immatricolazioni: un chiaro, forte e spaventoso segnale di disinteresse da parte della platea di riferimento. Addirittura, nello stesso mese hanno maturato un maggior numero di immatricolazioni modelli di lusso, come la Ferrari Roma. Ma quali sono le cause dietro al flop? Diversi fattori potrebbero aver contribuito al flop della vettura, a cominciare dal prezzo elevato: i 37.950 euro per la versione hatchback e i 42.650 euro per la cabrio risultano superiori alla media delle macchine termiche equivalenti.

Abarth 500e: il 2024 parte malissimo

Abarth 500e premio Autonis

Non convince poi l’autonomia, pari a circa 320 km, un valore potenzialmente in grado di dissuadere i conducenti, alimentando la famigerata “ansia” rea di tarpare le ali alle BEV. Inoltre, la scarsa diffusione delle colonnine di ricarica tende a dissuadere il potenziale pubblico. Benché il Governo italiano attualmente in carica desideri promuovere la transizione energetica, una serie di problemi ne rallentano i piani.

A tal proposito, è eloquente la lentezza delle procedure burocratiche circa l’introduzione degli ecoincentivi. Quegli stessi tanto reclamati a gran voce da Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, secondo cui, qualora l’esecutivo avesse continuato a esitare, avrebbe rischiato di allontanare il gruppo dal Belpaese. Inoltre, un potenziale cliente forse desidera sentire il caratteristico rombo del motore, assente nell’Abarth 500e, senza alcuna riproduzione del sound artificiale.

Le prospettive inerenti alla vettura appaiono nebulose. Il marchio è sempre stato piuttosto di nicchia, perlomeno in confronto a Fiat, da cui attingono le sue produzioni; tuttavia, i valori raggiunti inducono un po’ di preoccupazione. La proposta originale del Lingotto riporta, a sua volta, dei grossi problemi nel rimanere sulla cresta dell’onda, specialmente lungo la nostra penisola, anche perché frenata dalla significativa barriera d’accesso. Per scoprire quali saranno le prossime contromisure dovremo aspettare i mesi a venire.

500e

Se la cassa integrazione a Mirafiori è stata prorogata fino al 20 aprile parte delle responsabilità vanno attribuite al veicolo, paradossalmente più amato all’estero che nei confini locali. Le performance registrate in Francia sono state positive, ma occorre sbloccare la situazione in Italia. La speranza di Stellantis è che le agevolazioni promesse ne favoriscano la diffusione, alla pari del pacchetto di aiuti previsto in Germania. Oltre all’Abarth 500e, pure la 600e potrebbe incorrere in difficoltà, soprattutto alla luce dei dati negativi della 600e “standard”.

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