ADDIO TAGLIANDO ASSICURATIVO: SI AL CHIP

Walter Gobbi
tagliando assicurazione

tagliando assicurazioneCon l’avvento del nuovo anno e con esso anche del rinnovato convincimento nel dover risanare i debiti contratti dal nostro paese, il 2012 rappresenta l’anno delle riforme.
Molti non sapranno che una delle norme più importanti introdotta nel Decreto “Cresci Italia” sulle liberalizzazioni, è la rivoluzione che vede come protagonista il contrassegno assicurativo delle nostre care automobili.
Al posto del tagliando cartaceo, prenderà piede un documento elettronico, probabilmente un chip.

L’elettronica dunque, oltre ad essere partecipe nelle nostre attività ludiche o lavorative in primis, diverrà caposaldo e ausiliaria anche nel settore assicurativo e nel campo della sicurezza. Certamente la notizia sarà lieta ai quanti pagano regolarmente e si comportano con onestà nei riguardi della propria compagnia assicurativa e che loro malgrado, si vedevano rincarare l’RC auto per via dei truffatori sempre dietro l’angolo. Dovrà passare del tempo alla sua introduzione, visto che il tutto potrà definirsi almeno sei mesi dopo la Legge di conversione del Parlamento (che dovrà approvare il Decreto).
Contrassegno elettronico equivale a dire “sicurezza”: non mancheranno difatti sulle strade Tutor e altri dispositivi capaci di rilevare veicoli scoperti da assicurazione così da tutelare chi ogni giorno si avventura sulle nostre strade, sempre più accostate  vere e proprie jungle urbane.

Lo stesso articolo 31, comma 3, del Decreto sopracitato evidenzia con chiarezza che “La violazione dell’obbligo di assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli può essere rilevata, dandone informazione agli automobilisti interessati, anche attraverso i dispositivi, le apparecchiature e i mezzi tecnici per il controllo del traffico e per il rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di circolazione, approvati o omologati ai sensi dell’articolo 45, comma 6, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, attraverso i dispositivi e le apparecchiature per il controllo a distanza dell’accesso nelle zone a traffico limitato, nonché attraverso altri sistemi per la registrazione del transito dei veicoli sulle autostrade o sulle strade sottoposte a pedaggio”.

Altre particolarità di prossima introduzione, riguardanti l’RC auto, potranno riguardare:

  • il risarcimento danni: chi vuole ricevere il risarcimento sotto forma di denaro invece di ottenere la riparazione del veicolo presso l’officina convenzionata con la compagnia assicurativa, deve accettare uno sconto del 30% rispetto alle tariffe medie.
  • la possibilità di scegliere fra almeno tre polizze Rc Auto diverse: gli agenti assicurativi hanno l’obbligo di sottoporre ai clienti i preventivi di almeno tre diverse compagnie. I contratti che violano la norma sono nulli, mentre alla compagnia che ha conferito il mandato all’agente (che risponde in solido) verrà applicata una sanzione compresa fra 50 e 100 mila euro.
  • La possibilità di fare installare una scatola nera sui veicoli: i clienti che acconsentono alla perizia sul veicolo prima della stipula o all’installazione di meccanismi elettronici per registrarne l’attività, possono ottenere sconti dalle compagnie (i quali si aggireranno su un 5% circa), le quali si addebiteranno anche i costi d’installazione della stessa scatola nera.

Questo è quanto le compagnie sono riuscite ad inventarsi per riportare la situazione, destinata alla deriva, in una rotta smarrita da tempo, cioè quella del conflitto che si crea tra la categoria stessa e il consumatore in quanto ognuno tutela i propri interessi; tuttavia per salvaguardare entrambe le parti basterebbe semplicemente un poco di buon senso, comportamento arcaico ma mai fuori luogo.

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