Alfa Romeo Giulia 2023, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
Alfa Romeo Giulia 2023

In coppia con la Stelvio, anche l’Alfa Romeo Giulia ricorre al restyling nel 2023. La decisione della Casa automobilistica di Arese era telefonata da tempo, confermata dai dirigenti lo scorso febbraio. È obiettivo della compagnia quello di conservarne l’appeal, alla luce dell’agguerrita concorrenza, la quale si diffonde a macchia di leopardo. Ormai le proposte di qualità provengono da ogni parte del mondo, ragion per cui riposare sugli allori è fuori discussione. In caso contrario, il modello avrebbe seriamente potuto perdere parte dell’appeal riconosciuto dalla clientela.

Alfa Romeo Giulia 2023: per allungare di tre anni il ciclo di vita

Alfa Romeo Giulia 2023

La posizione occupata del modello è di primo piano. Dopo gli ottimi risultati ottenuti con Tonale, il primo suv elettrificato della gamma, il Costruttore di Arese cerca di rispolverare un nome celebre, parte integrante della propria storia. Degli scatti pubblicati sul web avevano consentito di ricavare qualche risposta significativa circa i piani di conquista del marchio. Il primo punto riguarda il ciclo di vita sia dell’Alfa Romeo Giulia 2023 sia della Stelvio, che presumibilmente andranno avanti a occupare un posto nei concessionari per tre anni, fino al 2026. Confermare le stesse condizioni non è una buona idea, vista l’evoluzione senza soluzione di continuità del business delle quattro ruote.

Certo, al momento l’industria non sta attraversando uno dei periodi più floridi, a causa delle conclamate difficoltà negli approvvigionamenti, che man mano stanno, comunque, rientrando. Ciononostante, l’estro dei designer e gli investimenti dei colossi rimangono allo stesso livello. Di conseguenza, sollevarsi dal compito di dare una sana rispolverata all’Alfa Romeo Giulia 2023 sarebbe stata una mossa a dir poco deleteria. Allo scopo di conservare una posizione sotto le luci dei riflettori, il brand diretto da Jean-Philippe Imparato ha un piano accurato.

Con gli interventi ad hoc attuati, l’obiettivo è di conservare l’appeal delle due proposte commerciali, tuttora dal peso specifico rilevante nelle strategie interne. Mentre il boom del Tonale ha aperto dei sentieri prima mai solcati, una buona parte della clientela desidera ottenere delle conferme. Ergo, non vi è l’intenzione di rinnegare la natura valsa la fortuna e non lo sarà in futuro. Gli sport utility a basse e zero emissioni vanno a ravvivare il portafoglio prodotti.

Il design

Alfa Romeo Giulia 2023

 

È sufficiente uno sguardo di sfuggita per comprendere che l’Alfa Romeo Giulia 2023 è cambiata e in misura piuttosto significativa rispetto alla prima interpretazione dell’attuale generazione. Il fiore all’occhiello è rappresentato dal frontale, votato alle recenti innovazioni apportate dall’azienda, con evidenti benefici sul fronte della sicurezza. Difatti, con la tecnologia Matrix LED il conducente ha una migliore visuale della strada. A differenza del passato, gli abbaglianti non vengono disattivati in toto, bensì esclusivamente nel campo visivo degli altri veicoli.

Si è messa altrettanto mano sulle luci del posteriore, bruniti. In relazione all’allestimento ordinato, l’acquirente ha occasione o meno di oscurare i vetri laterali, a favore di una maggiore privacy. Per quanto riguarda i cerchi in lega, le dimensioni vanno da un minimo di 17 a un massimo di 19 pollici. La capienza del vano bagagli parte, invece, da 480 litri.

Alfa Romeo Giulia 2023: interni

 

Il destino dell’Alfa Romeo Giulia è intrecciato con il suo fratello suv, lo Stelvio. A qualche mese di distanza dalle immagini di una ipotetica Stelvio MY23, era stata la berlina a seminare indizi su un imminente rinnovamento. Qualche sospetto lo avevano, del resto, destato le foto “leaked” di una Giulia in tenuta da “poliziotta”. Al di là del clima di massima segretezza osservato religiosamente nei pressi del quartier generale, la macchina aveva tutta l’aria di essere un restyling. Le previsioni hanno trovato conferma effettiva, nel corso della première risalente ai primi giorni di febbraio. Nel rispetto degli stilemi tipici della vettura, il reparto addetto al look ha cercato di svecchiarlo, allo scopo di conservarne l’appeal lungo la nostra penisola.

Interni e motore

Alfa Romeo Giulia 2023

Sul fronte degli esterni, dunque, l’Alfa Romeo Giulia 2023 ha parecchio di che spartire con la Tonale, una proposta di vitale importanza nella prospettiva di rilancio del marchio sul palcoscenico europeo. Dopo alcune uscite non così appetibili, nella prospettiva della clientela straniera, la dirigenza meneghina, capitanata da Jean-Philippe Imparato, ha stabilito di rompere con i precedenti schemi. Forti del supporto garantito dal gruppo Stellantis, la compagnia mira adesso a conquistare ulteriori fette di pubblico. La Tonale è presa a riferimento dalla Giulia pure in merito agli interni, dove spiccano i passi in avanti compiuti sia a livello di strumentazione sia di infotainment.

Anziché analogica, divenuto ormai anacronistico, adesso il cruscotto è digitale al 100 per cento e si presta alla personalizzazione grafica. Se una tipologia di schermata rispecchia i gusti dell’attuale generazione di conducenti, un’altra, la Heritage, rappresenta una piacevolissima scoperta per i più nostalgici. Ciò poiché richiama in maniera evidente l’impronta conferita alle produzioni degli anni Sessanta e Settanta, quando il brand godeva di innumerevoli ammiratori pure al di fuori dei confini nazionali. Chissà se sarà di buon auspicio per il domani. Da programma, il tutto viene integrato nel canonico “cannocchiale”, in alta definizione.

Le motorizzazioni contemplate non portano alla transizione ecologica, alla pari dello Stelvio. Qualcuno ha incrociato le dita affinché vedessero la luce delle nuove proposte, tuttavia si trattava perlopiù di una suggestione, sicché, dati alla mano, una manovra del genere avrebbe senso fra qualche anno, in vista della next gen. Del resto, il pubblico italiano ha dato prova in diverse occasioni di prediligere tuttora le soluzioni termiche. Insomma, non vi è nessuna frenesia nell’affettare i tempi. Comunque sia, la meccanica è lodevole, specie perché è ottenibile il differenziale autobloccante pure sulle interpretazioni a quattro ruote motrici, disponibili per le declinazioni sia benzina sia diesel.

Le motorizzazioni sono inizialmente tre: un turbo benzina da 2.0 litri da 280 CV e 400 Nm di coppia motrice massima con trazione integrale; un turbo diesel da 2.2 litri da 160 CV e 450 Nm con trazione posteriore e uno da 210 CV e 470 Nm con trazione integrale. Alla luce dei paletti stringenti posti dallo standard di emissioni Euro 7 il personale ha adottato degli interventi correttivi.

A prescindere da quali siano le convinzioni personali in merito alle normative (è risaputa l’opinione avversa del ceo di Stellantis, Carlos Tavares), hanno avuto luogo dei fisiologici ritocchi, che probabilmente avrebbero avuto luogo in assenza delle direttive comunitarie. Una notizia positiva riguarda poi Quadrifoglio, la declinazione più aggressiva equipaggiata con il V6 biturbo. Le preghiere della platea di potenziali compratori di vederla in listino avranno ascolto, sebbene in una fase successiva.

Gli allestimenti presenti ammontano a cinque, in ordine di importanza: Super, Sprint, Ti, Veloce, Competizione. Veniamo ai prezzi, che, ovviamente, cambiano a seconda del propulsore e del kit prescelto. Per portarsi a casa un’Alfa Romeo Giulia 2023 occorre destinare un budget di almeno 47 mila euro, necessari per l’acquisto della turbo diesel da 2.2 litri Super, mentre l’apice viene toccato dal turbo benzina da 2.0 litri da 280 CV Competizione, superiore ai 66 mila euro.

 

Seguici con Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle notizie Automotive Clicca Qui!

  Argomento: