Rivian abbassa le previsioni sulla produzione, facendo crollare il titolo cosi si rischia la chiusura

Dario Marchetti Autore
Le azioni hanno lasciato quasi il 9% sul terreno, nelle ire successive all’annuncio
Rivian R1

Prosegue la serie di revisioni sulla produzione da parte delle case automobilistiche mondiali. A poche ore di distanza da Stellantis, è infatti toccato a Rivian annunciare il taglio delle sue previsioni al riguardo per l’intero anno. Dichiarando inoltre di non essere riuscita a soddisfare le aspettative di consegna del terzo trimestre a causa della carenza di componenti e del rallentamento della crescita della domanda di veicoli elettrici.

Naturalmente, come è ormai usuale per questi warning al ribasso, i mercati finanziari non hanno mancato di punire subito punito l’azienda statunitense. Le azioni della startup sono infatti calate nelle ore successive di quasi il 9%. Occorre peraltro sottolineare come se Rivian ha dichiarato che la carenza di un pezzo utilizzato nei suoi SUV R1 e nei pick-up R1T, nonché nei suoi furgoni per le consegne, è iniziata nel corso del terzo trimestre per poi acuirsi nel corso delle ultime settimane, non ha però voluto precisare di quale componente si tratti o il fornitore dello stesso.

Le nuove previsioni di vendita di Rivian

Dopo la revisione operata, Rivian prevede ora che la produzione annuale andrà ad attestarsi in una forbice compresa tra 47mila e 49mila veicoli. Nella stima precedente si parlava invece di 57mila. Per effetto di questo taglio, alla fine dell’anno l’azienda potrebbe vendere meno modelli di quanti ne siano stati venduti nel corso del 2023.

Rivian R1

Anche Rivian, quindi, paga a caro prezzo il rallentamento della crescita della domanda di veicoli elettrici. Un calo che è generalizzato e che negli Stati Uniti, il mercato domestico del brand, è dovuto in particolare agli alti tassi di interesse. In una situazione economica ancora molto complicata, i consumatori hanno quindi deciso di rivolgere la propria attenzione verso gli ibridi più economici.

Va peraltro ricordato che Rivian è in buona compagnia. Anche il leader di settore, Tesla, ha infatti annunciato di aver mancato il rispetto delle stime di consegne trimestrali, proprio all’inizio di questa settimana. Resta da capire cosa farà ora Rivian, considerato come secondo gli analisti di Morgan Stanley la situazione non dovrebbe migliorare prima di 12/18 mesi, per i produttori di auto elettriche.

Potrebbe saltare l’obiettivo del primo profitto

L’annuncio di Rivian è stato commentato da Garrett Nelson, analista azionario presso CFRA Research. Questa la sua dichiarazione dopo l’avviso emesso: “Il taglio alle sue previsioni di produzione è stato sostanziale e probabilmente solleverà una serie di interrogativi sulla capacità di Rivian di svoltare verso la generazione di un utile lordo”.

In precedenza, l’azienda aveva affermato che, secondo le previsioni, avrebbe generato il primo utile della sua storia nel quarto trimestre di quest’anno. Proprio nell’ottica di agevolare tale obiettivo, Rivian ha provveduto alla chiusura del suo unico stabilimento produttivo, a Normal, Illinois, per tre settimane all’inizio di quest’anno. Un modo per riuscire a semplificare i suoi processi di produzione e ridurre i costi di costruzione dei suoi veicoli.

Rivian R2

La riduzione dei costi è considerata fondamentale per Rivian, in quanto la casa punta a fronteggiare il calo della domanda e ad aumentare la produzione dei suoi modelli R1, preparandosi al contempo a produrre i modelli R2, più piccoli, nel 2026.

Secondo i 15 analisti che sono stati consultati da Visible Alpha, la società ha dichiarato di aver consegnato 10.018 veicoli nel trimestre conclusosi il 30 settembre. Un quantitativo quindi inferiore ai 12.078 delle stime preliminari. Inoltre, Rivian ha ribadito la sua previsione di consegne annuali tra 50.500 e 52mila veicoli. Gli analisti se ne aspettavano 53.491, sempre secondo Visible Alpha.

Va anche ricordato come Volkswagen abbia dichiarato all’inizio di quest’anno la sua intenzione di investire fino a 5 miliardi di dollari nell’azienda statunitense. Un investimento che rientra nell’ambito di una joint venture tra le due società e che potrebbe aiutare Rivian ad aumentare le sue riserve di liquidità e a rendere positivo il flusso di cassa.

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