Apple Car, la Mercedes mancata: clamoroso retroscena

Dopo quasi 10 anni di sviluppo e un investimento di un miliardo di dollari all’anno, il progetto Apple Car è stato definitivamente accantonato. La notizia, giunta alla fine di febbraio, ha destato scalpore sia nel mondo tech sia in quello automotive, due mondi che sarebbero confluiti in un unico progetto, come mai avevamo visto.

Perché, ok, le dotazioni tecnologiche hanno un peso notevole nelle scelte d’acquisto dei conducenti attuali, tuttavia l’azienda di Cupertino ha sempre avuto il merito di promuovere l’innovazione, ergendosi a portatrice stessa.

Apple Car: le trattative sfumate con Mercedes

Secondo il report di Bloomberg, il gigante hi-tech avrebbe tentato diverse strade per entrare nell’industria delle quattro ruote. Tra le opzioni sondate, avrebbe cullato anche l’idea di stringere un sodalizio con Mercedes per la realizzazione di Apple Car, da basare sulla propria piattaforma di guida autonoma. La fumata nera sarebbe giunta per la volontà della Casa di Stoccarda di ricorrere alla stessa tecnologia sui propri veicoli.

Un secondo scenario ipotizzato sarebbe stata la commercializzazione di un’Apple Car a marchio Lincoln. Tuttavia, i colloqui intrattenuti con Ford non sarebbero andati oltre un primo incontro conoscitivo. Ancora più clamorosa la suggestione di un’acquisizione di McLaren, nel periodo in cui Jony Ive aveva grande voce in capitolo nelle decisioni prese in Apple, per acquisire know-how ingegneristico.

L’idea di Apple per il suo veicolo era rivoluzionaria: una macchina completamente priva di volante e pedali, provvista di un sistema di guida autonoma di livello 5, il più alto della scala. Un prototipo, simile a un minivan bianco con tetto in vetro e porte scorrevoli, era stato testato in Arizona nel 2020, ma non se n’è fatto nulla.

A frenare l’andamento dei lavori alcune complicazioni giunte nel processo di sviluppo, rivelatosi difficile al di là delle aspettative iniziali. Nessuno aveva la presunzione di crederlo una passeggiata di salute, d’altro canto la speranza era di chiamare ugualmente alla svolta, forti delle sofisticate competenze interne. Le diverse divisioni di Apple non sarebbero state concordi sulla priorità da dare al progetto e le questioni di carattere tecnico, sommate alle elevate spese da sostenere, avrebbero persuaso a sventolare bandiera bianca.

La cancellazione di Apple Car non sancisce, comunque, un addio totale al settore dei motori. In futuro, la società fondata dal visionario Steve Jobs potrebbe anche decidere di riprenderlo in mano, magari con un approccio più realistico, evitando di bruciarsi come Icaro con il sole. Intanto, le risorse saranno convogliate nella realizzazione della tecnologia di guida autonoma, già adottata in una flotta di SUV Lexus in California. È possibile che Apple decida di commercializzare la tecnologia come servizio in abbonamento, in linea con il suo modello di business.