Bollo auto non pagato sull’auto appena acquistata, i rischi per chi vende o compra

giacomo mazzarella
Bollo Auto e Soldi
Quando un veicolo cambia proprietario passando di mano c’è un adempimento da espletare. E si chiama passaggio di proprietà. Le parti sono due e chiaramente riconoscibili. C’è chi vende e chi compra. Ma le problematiche anche in una situazione così apparentemente delineata non mancano. E tra queste c’è quella che riguarda il bollo auto che può davvero presentare delle problematiche non indifferenti. Per esempio c’è il problema di chi deve pagare la tassa di proprietà sulle auto quando si compra e si vende un veicolo e nel frattempo scade la stessa tassa di proprietà su questi veicoli.

Bollo auto, come funziona il pagamento della tassa di proprietà dei veicoli

Prima di tutto va ricordato che il bollo auto non è una tassa di circolazione e quindi prescinde dall’utilizzo o meno dell’auto. In effetti è una tassa che si paga semplicemente perché è intestata al suo legittimo proprietario ed è così registrata al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Il bollo auto quindi è a carico di quel contribuente che ha intestato il veicolo al PRA. Questa precisazione è doverosa perché proprio il fatto che l’intestatario del veicolo al PRA è colui che deve versare la tassa, ci permette di spiegare il meccanismo che la legge prevede. Un insieme di norme che servono per risolvere la situazione quando si verificano i contenziosi nelle compravendite di auto tra privati.

Chi paga il bollo quando si vende l’auto?

Bollo auto
Se una auto è venduta con il bollo auto regolarmente pagato, il trasferimento della tassa ad altro veicolo non è ammesso. In pratica a differenza delle assicurazioni dove cambiando veicolo si può trasferire l’assicurazione non ha ancora sfruttata da un veicolo all’altro, nel bollo auto non è così. Il pagamento della tassa è annuale e nel momento in cui il proprietario del veicolo la paga e durante l’anno di validità del bollo provvede a vendere il veicolo, l’acquirente si troverà con alcune mensilità di tassa già pagate. Naturalmente la trascrizione al PRA del nuovo proprietario fa sì che alla scadenza del bollo precedentemente pagato dal primo proprietario, l’onere del versamento spetterà al nuovo proprietario. Per contro chi ha venduto l’auto e ne compra un’altra al posto di quella ceduta, dovrà provvedere a ripagare il bollo auto di nuovo, e sul nuovo veicolo.

Gli esempi per capire chi è tenuto a pagare

Come dicevamo fa testo Il proprietario del veicolo alla data di scadenza del bollo. In altri termini, alla data di scadenza del pagamento del bollo su un determinato veicolo, l’onere del versamento del bollo ricade sul proprietario del veicolo a quella data. Per capire bene i meccanismi bisogna capire come funziona il pagamento del bollo. Il bollo auto va pagato entro la fine del mese successivo a quello di scadenza. Per esempio, un bollo auto che scade a dicembre va pagato entro il 31 gennaio dell’anno successivo. Se l’auto è venduta nel corso del mese di gennaio, il bollo auto spetta all’acquirente, perché i termini di pagamento del bollo non erano ancora scaduti. Se invece la vendita scatta il primo febbraio, il nuovo proprietario non è tenuto a pagare.

Anche le cartelle esattoriali fanno la stessa fine

Anche le cartelle esattoriali successive ad un mancato pagamento del bollo seguono queste regole. Infatti le scadenze della tassa prima citate devono essere considerate nel caso in cui a seguito di un mancato pagamento, la tassa passi ad essere una cartella. Stesse scadenze anche per quelle tasse che se evase, passano ad essere affidate all’agente della riscossione.

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