Chery potrebbe acquistare Grugliasco da Stellantis e non solo…

Mirko Elia Autore Automotive
Stellantis sta vendendo lo stabilimento di Grugliasco a Chery? Sembrerebbe di si.
Chery Tiggo TJ-1
Il SUV Chery Tiggo TJ-1

Per molto tempo si erano rincorse voci sull’arrivo in Italia del colosso automobilistico cinese Chery, con la produzione di auto nel nostro Paese. Tra polemiche e incertezze, l’operazione sembrava sfumata. Ora, però, la situazione sta per cambiare: dove un tempo venivano prodotte le Maserati del gruppo FCA, presto “quasi sicuramente” sorgeranno le linee di montaggio di Chery.

Lo stabilimento di Grugliasco, una delle “vittime” del disimpegno graduale di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, in Italia a favore della Francia, sta per rinascere. I vuoti lasciati dalla casa automobilistica franco-italiana si riempiono, ma l’entusiasmo per l’arrivo dei cinesi deve essere cauto, con un occhio di riguardo alle condizioni lavorative.

Chery OMODA 5 2023

Dopo l’apertura dello stabilimento in Spagna, l’Italia potrebbe essere il prossimo sito produttivo per vetture a combustione interna, elettriche e ibride. Chery, azienda cinese che in vent’anni ha raggiunto notevole sviluppo arrivando a produrre fino a 730.000 auto, punta ora all’Europa come nuova terra di conquista. La domanda sorge spontanea: come manterranno i prezzi così bassi da battere la concorrenza?

Il gigante asiatico utilizza pratiche commerciali di dumping per rendere le proprie auto meno costose, ma producendo e vendendo nel Vecchio Continente dovrà adeguarsi alle normative europee. Yin Tongyue, presidente di Chery, non ha perso tempo e ha già avviato trattative con Adolfo Urso, Ministro dell’Industria e del Made in Italy, per ottenere aiuti sotto forma di sostegni e politiche agevolative per l’insediamento.

Chery

Gli obiettivi di Chery in Italia sono ambiziosi:

L’acquisizione non solo dello stabilimento di Grugliasco, ma anche di quello di Termini Imerese. Entrambi gli impianti, già predisposti per l’industria automobilistica, potrebbero entrare in produzione con minimi interventi. Se il progetto andrà in porto, si stima l’assunzione di 1250 lavoratori.

Per mitigare i nuovi dazi commerciali dell’UE verso la Cina, l’azienda asiatica ha avviato trattative con Diversa, un nuovo consorzio di concessionari automobilistici, una rete di concessionari pronta a vendere le auto sul territorio italiano, garantendo una capillare distribuzione.

L’arrivo di Chery in Italia potrebbe rappresentare un’importante opportunità, ma non mancano dubbi e nodi da sciogliere. Stellantis cede Grugliasco, ma è fondamentale garantire lavoro giusto, sicurezza e salari adeguati. Non convince la richiesta di aiuti al governo italiano da parte dell’azienda cinese.

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