Dongfeng, il motore cinese batte il ciclo Atkinson e vince la gara dell’ibrido

dongfeng dongfeng

In Cina è in corso una battaglia silenziosa ma fondamentale sull’efficienza della propulsione ibrida. E l’ultimo colpo lo ha messo a segno Dongfeng con la presentazione ufficiale del suo motore a benzina Mach 1.5T, che ha raggiunto un’incredibile efficienza termica massima del 48,09%.

Advertisement

Questo dato non è solo un numero, ma rappresenta un nuovo record, dato che il Mach 1.5T è il primo motore ibrido a benzina sul mercato cinese a superare la soglia del 48% e ha già ricevuto la certificazione “Energy Efficiency Star” (secondo quanto riportato da Sina).

Mach 1.5T dongfeng
Advertisement

Per comprendere meglio questo successo, ricordiamo che i motori ibridi a ciclo Atkinson di Toyota, come quelli che equipaggiano, per dirne una, la Prius, si attestano attorno al 40-41% in condizioni ottimali. Anche i recenti e agguerriti motori ibridi cinesi di BYD si fermano a circa il 46-46,5%. Il propulsore di Dongfeng, quindi, stabilisce un nuovo massimo per i motori ibridi a benzina destinati alla produzione di serie a livello globale.

Il segreto di questa efficienza risiede in una serie di innovazioni tecniche che rasentano la “magia” ingegneristica. Il Mach 1.5T di Dongfeng impiega un metodo di combustione innovativo, un elevato rapporto di compressione superiore a 15,5, un sistema di accensione ad alta energia e un sistema di iniezione del carburante a 500 bar.

Mach 1.5T dongfeng

Per ottimizzare il flusso d’aria su tutto l’arco di funzionamento, il motore include componenti specifici per l’ibrido, tra cui un turbocompressore a geometria variabile, un design che curiosamente non prevede sedi valvole e la fasatura variabile elettrica delle valvole. A questo si aggiungono una pompa dell’olio integrata nel motore elettrico e un rivestimento termico a spruzzo dell’alesaggio del cilindro, più di dieci altre innovazioni che riducono significativamente le perdite meccaniche.

Advertisement

Il motore può dunque operare ad alta efficienza per oltre il 50% del suo funzionamento totale, garantendo, secondo Dongfeng, un aumento dell’autonomia di circa il 10% a parità di carburante in una vasta gamma di scenari, dal traffico urbano alla guida in autostrada. Dalla Cina, dunque, non si sceglie di limitarsi all’elettrico puro, ma si vogliono riscrivere anche le regole del motore a combustione nell’era (ormai) ibrida.