Opel in emergenza: annuncio drastico

M Magarini
Opel taglia in modo pesante la manodopera presso il suo stabilimento principale: un centinaio di lavoratori perderà il posto.
Opel sede

Si mette male in casa Opel. La Casa automobilistica tedesca viene da un periodo di profondo rinnovamento, basato sulla transizione elettrica. Un processo inevitabile, alla luce delle indicazioni fornite dalle istituzioni governative, nazionali ed europee. Nel recente periodo gli alti funzionari del marchio hanno presentato diversi modelli o, quantomeno, ne hanno preannunciato l’imminente sbarco.

Opel taglia il dipartimento specializzato nel design a Russelsheim

Opel logo

Pensiamo, per esempio, alla Opel Frontera, uno dei progetti più interessanti in via di definizione. Secondo quanto riferiscono fonti ufficiali, arriverà il prossimo anno, andando a invadere il segmento dei suv.

Del resto, è la tipologia che va per la maggiore ancora oggi. I dati di mercato evidenziato una leggera flessione, ma gli sport utility rimangono di certo il segmento numero uno al mondo. Nel caso della Frontera, si cercherà di tenere testa alla Dacia Duster, un modello iconico, che non ha bisogno di presentazioni. La Casa di Mioveni ha riscosso tante fortune e la andrà a rinnovare il prossimo anno, in favore di una carrozzeria più voluminosa. Così facendo, dovrebbe essere in grado di esprimere a pieno la sua vocazione per l’off-road.

È obiettivo della dirigenza Opel quello di ripescare dei vecchi nomi, valsi la fortuna del colosso tedesco in passato. Oltre alla Frontera, intrigano pure Calibra, Monza, Ascona, Senator e Rekord. Troppi ricordi? Non siete i soli!

Adesso, però, è il momento di toccare il tasto dolente. Le future uscite della Opel potrebbero essere affidate a terzi. Secondo ciò che riferisce il magazine tedesco Handelsblatt, il comitato aziendale ha annunciato in una nota del 25 settembre che la progettazione assistita da computer dei veicoli si fermerà presso la sua sede centrale a Rüsselsheim. Per il 2024 è prevista la chiusura del settore “Computer Aided Design” (CAD), alla quale prestano servizio circa 100 dipendenti.

L’obiettivo – ha risposto un portavoce di Stellantis alla richiesta di chiarimenti di Handelsballt – è di aumentare ulteriormente la competitività e l’efficienza in tutti i settori dell’azienda. In futuro non ci saranno, dunque, più designer alla Opel, riferisce la circolare del comitato aziendale. I dipendenti sono stati esortati ad approfittare degli incentivi di fine rapporto riconosciuti dall’azienda e indirizzati a circa 30 posizioni nel settore dell’ingegneria basata sulla conoscenza.

Gli animi non saranno di certo dei migliori in questo momento tra le fila della Opel. Che, lo ricordiamo, costituisce l’unico marchio con sede in Germania, di Stellantis. Lo scorso anno lavoravano circa 9 mila dipendenti presso lo stabilimento di Rüsselsheim.

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