La Fiat Panda, l’eterna icona tra le city car italiane (e ora diventata tristemente Pandina) ha sempre goduto di un’attenzione carica di rispetto da parte di Garage Italia Customs. L’ultima “opera” del laboratorio di personalizzazione è la Panda 4×4 Pandenim, un restomod che, con un’operazione stilistica completa, trasforma la city car in un omaggio alla montagna ma con uno stile tutto urban.
Questa speciale Panda 4×4 è stata commissionata da un cliente svizzero, un nostalgico evidentemente benestante, che voleva celebrare la vecchia Panda del padre. Il punto di partenza è un sobrio modello del 2003, mantenuto rigorosamente intatto nella sua essenza meccanica: motore e trazione 4×4 originali sono conservati, perché l’importante è la sostanza.
Il corpo vettura, verniciato in un austero argento metallizzato che mira a richiamare le dure e severe rocce alpine, è “alleggerito” da due strisce, una in Serenity Blue e una in Classic Blue. Queste strisce dovrebbero evocare i “cieli limpidi delle valli svizzere” e, quindi, non risultano casuali i colori scelti per l’interno. A completare l’estetica off-road troviamo il bullbar anteriore, la presa d’aria dedicata e dei loghi esclusivi. I cerchi, verniciati in color Trullo e con coprimozzi duo-tone, aggiungono un tocco di eleganza da mercatino dell’antiquariato, culminando nell’aggiunta forse più inattesa: una cesta in rattan color Tabacco intrecciata, l’accessorio per chi fa la spesa in alta quota.
L’abitacolo, dove il denim regna sovrano, è il vero campo di battaglia tra il lusso e la praticità low-cost. I sedili e i pannelli porta sono interamente rivestiti in denim trapuntato in due tonalità, chiaro e scuro, abbinato al raffinato Alcantara blu per il volante, la cappelliera posteriore e vari dettagli. L’identità cromatica è rafforzata con le cinture in blu elettrico, il cappuccio del cambio in denim azzurro e le plastiche della plancia verniciate in un blu opaco.
Il cliente svizzero di questa Panda 4×4 ha anche richiesto una serie di elementi esclusivi che fanno quasi sorridere: battitacco incisi con le sue iniziali, targhette commemorative, un porta documenti in Alcantara con logo ricamato e, il tocco di classe finale, un impianto audio con subwoofer nascosto sotto il sedile. Insomma, una Panda 4×4 che, pur mantenendo un motore del 2003 e un’anima da city car essenziale, è vestita in modo così esigente e costoso da farla diventare un’icona off-road del lusso sartoriale.
