Multe del Codice della Strada e cartelle condonate: ecco quali e perché molte non verranno cancellate

giacomo mazzarella
multe

Le multe del Codice della Strada sono un debito che molti contribuenti hanno nei confronti del concessionario alla riscossione. Molti automobilisti in quanto contribuenti, hanno pendenze relative a sanzioni e contravvenzioni prese mentre circolano con il loro veicolo. E sono debiti che numericamente equivalgono a quelli di tutte le altre tasse, cifra più cifra meno. Le multe sono tornate ad essere argomento di discussione per via della nuova sanatoria delle cartelle esattoriali del Governo Meloni. Un provvedimento che soprattutto per quanto concerne la parte relativa alla cancellazione automatica delle cartelle più vecchie e di più basso importo, potrebbe adesso essere modificato. E molte delle multe dei contribuenti resterebbero così da pagare e non verrebbero cancellate.

Multe e cancellazione delle cartelle, cosa cambia adesso?

In base all’rogano di Polizia che commina una multa, cambia la destinazione dei soldi versati dai contribuenti. In pratica, cambia l’Ente nelle cui casse finiscono materialmente i soldi. Per le infrazioni al Codice della Strada, e quindi per le multe, in base a chi le commina, cambia tutto. L’articolo n° 208 e quello n° 142 del Codice della Strada mettono in luce il fatto che “gli incassi vanno all’Ente per cui lavora chi ha fatto l’accertamento”. Se la multa è comminata dai Vigili Urbani, essendo la Polizia Locale un organismo comunale, l’incasso spetta al Comune. E sono proprio queste le multe che probabilmente non finiranno nella cancellazione d’ufficio delle cartelle.

Multe cancellate? quali?

La cancellazione d’ufficio delle cartelle prevede che per il contribuente, vengano del tutto eliminate dal carico le cartelle esattoriali che sono passate all’incasso dell’agente della riscossione (Equitalia prima e Agenzia delle Entrate Riscossione poi), entro il 2015 e di importo inferiore a 1.000 euro. Nessuna domanda da presentare e cartelle cancellate automaticamente. L’avvio previsto per il 31 gennaio slitta al 31 marzo, o almeno questo ciò che adesso sembra essere la linea del Governo durante le modifiche alla legge di Bilancio. Ma questo solo per consentire proprio ai Comuni, di avere tempo per approvare i bilanci. L’ANCI, che è l’associazione dei sindaci italiani ha chiesto al Governo di avere parte attiva nella cancellazione, perché molte cartelle, comprese alcune multe, riguardano proprio i Comuni. Sono voci attive dei bilanci comunali a prescindere dal loro incasso. E sono somme ipotetiche da incassare che finiscono nelle cassa del Comune.

Anche le multe nello stralcio?

Questo rinvio probabilmente sarà accompagnato dal fatto che ai sindaci verrà chiesta l’ultima parola. Ovvero, il loro benestare riguardo alla cancellazione. Con le amministrazioni comunali che saranno libere di segnalare ad Agenzia delle Entrate Riscossione se inserire anche i loro crediti nella cancellazione o meno. Anche se non è ancora niente di definitivo, appare più probabile che le amministrazioni locali finiscano con il concedere lo stralcio delle cartelle e non la cancellazione. In pratica, per i crediti di loro competenza, e quindi anche per le multe del Codice della Strada comminate dalla Polizia Locale, più facile passare alla cancellazione di interessi e spese accessorie e probabile rateizzazione che alla cancellazione totale del debito.

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