Il rallentamento delle vendite di veicoli elettrici preoccupa seriamente sia i produttori che gli investitori. All’assemblea annuale degli azionisti di Porsche lo scorso venerdì, alcuni hanno messo in dubbio i piani del marchio per le vendite di veicoli elettrici e hanno chiesto maggiori margini e flusso di cassa dai modelli a combustione.
Gli azionisti di Porsche dubbiosi sui piani del marchio per l’elettrico
Attualmente, il piano del produttore tedesco è che il prossimo anno circa il 50 per cento delle vendite totali riguarderà modelli elettrificati. Secondo gli azionisti di Porsche, come ad esempio il fondo Union Investment, il marchio dovrebbe scommettere principalmente sulle vendite di auto a combustione finché la domanda di veicoli elettrici non si sarà stabilizzata.
Il problema per gli investitori è che le azioni Porsche hanno perso più di un terzo del loro valore nell’ultimo anno. L’azienda si trova inoltre ad affrontare una pressione crescente in Cina a causa del calo delle vendite di veicoli elettrici e probabilmente dovrà pagare un risarcimento ai concessionari.
Durante l’assemblea degli azionisti, il CEO di Porsche Oliver Blume ha difeso il piano di rinnovare quest’anno cinque dei sei modelli del marchio, annunciando che ognuno di loro ripagherà l’investimento. Uno dei modelli più importanti del marchio è la Macan elettrica, che secondo Blum è il “modello con le prestazioni più elevate nel suo segmento” e sarà seguita dalle versioni elettriche della 718 Boxster e della 718 Cayman.
Anche un altro investitore, Deka Investment, ha messo in dubbio l’impegno della casa automobilistica nei confronti dei veicoli elettrici. L’azienda dubita che la domanda di auto elettriche tornerà e insiste affinché Porsche accetti volumi di vendita inferiori ma non ceda alle pressioni del mercato per ridurre i prezzi. Vedremo se questi dubbi cambieranno qualcosa nei piani del brandt tedesco.