Porsche: “l’IPO potrebbe saltare in un solo caso”

M Magarini
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Porsche farà marcia indietro sul suo debutto in borsa solo in caso di gravi problemi geopolitici che condurrebbero a una perdita dei benefici associati all’operazione, ha spiegato il direttore finanziario del marchio di auto sportive, Lutz Meschke.

Porsche: l’IPO avrà davvero luogo a meno che…

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Non si sa mai cosa succederà per quanto riguarda le questioni geopolitiche, ma se una potenziale IPO venisse interrotta ora, ciò dipenderebbe esclusivamente da gravi problemi, ha detto Meschke in una conference call coi media. A quel punto l’IPO sarebbe uno scenario da accantonare.

Il clima internazionale non è, infatti, dei migliori ai giorni nostri. La prima situazione che viene in mente è, ovviamente, il conflitto in Ucraina, avviato con l’invasione dell’esercito russo e tuttora in corso di svolgimento. Le prospettive non appaiano granché incoraggianti, sicché, dalle informazioni raccolte dalla stampa, le possibilità di trovare un accordo sono al momento molto basse. Così come provoca allarme quanto sta accadendo nel continente asiatico, con le frizioni che riguardano Cina, Taiwan e l’intero emisfero occidentale.

Parlando sulla scia della decisione del gruppo Volkswagen di innescare lunedì l’IPO dopo mesi di deliberazione, l’amministratore delegato Oliver Blume ha sottolineato come  la messa a listino potrebbe rappresentare un punto di svolta per i mercati dei capitali desiderosi di investire.

C’è tanto denaro nel business, ha sottolineato Blume. A suo avviso, l’IPO della Porsche avrebbe l’appeal necessario a sbloccare lo stato di impasse.

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Il CFO e COO di VW Arno Antlitz ha fatto eco alla fiducia di Blume in una precedente conference call ai media, aggiungendo un dettaglio interessante: la Casa automobilistica sperava che la manovra avrebbe dato maggiore flessibilità nel decidere quando inserire la divisione batterie, per la quale si stavano preparando a una vendita parziale.

La separazione delle due società tramite un elenco semplificherebbe pure il doppio ruolo di Blume in qualità amministratore delegato di VW e Porsche, ha detto lo stesso ceo, anche se avrebbero comunque collaborato su progetti in cui si mettono a segno economia di scala.

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