Prezzo batterie auto elettriche in calo, ma a noi cambia davvero poco

Secondo i dati di BloombergNEF, il prezzo delle batterie agli ioni di litio ha toccato un nuovo minimo storico.
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Il sogno di un’auto elettrica accessibile a tutti sarebbe finalmente in vista, grazie a un fenomeno che, pur essendo dettato da logiche di mercato, ha il sapore di un evento epocale. Secondo i dati di BloombergNEF, il prezzo delle batterie agli ioni di litio ha toccato un nuovo minimo storico di 108 dollari/kWh, con un calo dell’8% rispetto al 2024.

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Questo crollo non è casuale, ma è la perfetta convergenza di diversi fattori. In primis, una massiccia sovracapacità globale, l’acuirsi della concorrenza tra i produttori, soprattutto, neanche a dirlo, asiatici, e la diffusione massiva della tecnologia LFP (quella litio-ferro-fosfato), decisamente più economica.

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Il paradosso è che questo avviene mentre i prezzi delle materie prime come il litio e il cobalto sono sotto pressione per i rischi sulle forniture e le restrizioni all’esportazione. La dinamica della produzione in serie è più forte della geopolitica? Almeno per ora, pare di sì. Ma in un decennio i prezzi medi delle auto, anche restando nello stesso segmento, sono aumentati, di certo non al passo del benessere economico dei consumatori.

La Cina, intanto, si conferma il regno delle batterie, registrando il calo più netto (-13%), mentre l’Europa segue con un rispettabile -8% e il Nord America arranca con un più modesto -4%. A seconda della tecnologia, il mercato mostra differenze abissali. Per i veicoli elettrici, i pacchi batteria sono scesi a 99 dollari/kWh, una cifra che era considerata il punto di svolta per la parità di prezzo con i motori a combustione. Tutto da vedere.

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Il vero trionfo, comprensibilmente, è della chimica LFP, che costa solo 81 dollari/kWh, rendendo le batterie NMC (nichel-manganese-cobalto), ancora a 128 dollari/kWh, un lusso sempre più difficile da giustificare.

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Un altro settore in festa è quello dell’accumulo stazionario di energia (essenziale per l’integrazione delle energie rinnovabili), dove i sistemi hanno toccato la cifra di 70 dollari/kWh, con un calo del 45%.

Le prospettive per il 2026 risultano allora più incoraggianti, con previsioni di ulteriori riduzioni grazie all’ottimizzazione delle catene di approvvigionamento. Dopo l’emergere dei primi nuovi modelli elettrici sotto i 25.000 euro, gli analisti prevedono la probabile comparsa delle cosiddette “E-Car” con un prezzo inferiore ai 15.000 euro. L’auto elettrica, allora, sta per lasciare la nicchia dei pionieri benestanti e diventare finalmente un prodotto per il grande pubblico? Quale sia il prezzo, l’infrastruttura resta il punto debole per ricaricarle sui veicoli.