Stellantis: accordo su Polo Torino? Fiom dice no

Walter Gobbi
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Autunno bollente in arrivo. Stellantis: accordo su Polo Torino? Fiom dice no. Rottura tra i sindacati di Stellantis. Non c’è la firma Fiom per la riorganizzazione dell’area produttiva torinese.

Simone Marinelli, coordinatore auto Fiom nazionale ed Edi Lazzi, segretario Fiom Torino, duro: “Non firmiamo un accordo che sancisce la chiusura della Maserati di Grugliasco. A Torino non ci sono solo la Carrozzeria e la Maserati, ci sono settori come la Meccanica che produce i cambi, gli impiegati degli enti centrali e le presse e a cascata tutto l’indotto. Serve un piano generale che l’azienda non ha fornito”. Poi l’attacco all’Esecutivo Draghi: “Inaccettabile l’assenza del Governo”.

Invece, dicono sì Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Quadri: “Nell’accordo, si specifica che non ci saranno esuberi strutturali, con l’impegno aziendale a poter ricorrere solo a uscite volontarie e a ammortizzatori sociali conservativi. Si tratta di un accordo importante non solo per i lavoratori coinvolti ma per l’intera città di Torino”.

Ma cosa prevede il piano, presentato al ministero dello Sviluppo economico l’11 ottobre? Il tutto rientra nel progetto “Stellantis Turin Manufacturing District”. Che permetterà di adottare un unico moderno processo di produzione per diversi modelli Maserati. In grado di integrare piattaforme, modelli e sistemi di propulsione differenti (dall’endotermico all’elettrico, passando per l’ibrido). Con cui promuovere l’evoluzione della linea di vetture del brand nel prossimo futuro assegnando un ruolo chiave all’elettrificazione, all’infotainment e alla guida autonoma.

Un’area, quella torinese, in cui sono stati investiti oltre due miliardi di euro negli ultimi tre anni e che, sul fronte della transizione energetica e il centro di competenza per l’elettrificazione. Con un unico processo di produzione per diversi modelli Maserati. In grado di integrare piattaforme, modelli e sistemi di propulsione differenti. A Mirafiori saranno trasferite le attività della ex Bertone, oggi Agap, e tutti i 1.100 dipendenti.

Stellantis: doppi turni per la 500 elettrica

Qui, si assembleranno la Fiat 500 elettrica, le Maserati Levante, Quattroporte, Ghibli e, a fine terzo trimestre 2022, Granturismo e Gran Cabrio. È previsto che la produzione di Grugliasco si fermi il 17 dicembre per riprendere a Mirafiori il 17 gennaio 2022, ma il rientro al lavoro comincerà sulla linea della 500 elettrica, su cui sarà attivato il secondo turno. La lastratura resterà invece a Grugliasco, ma cesserà entro il 2024.

Per costruire la Nuova Fiat 500 elettrica a Mirafiori, i turni raddoppieranno da gennaio 2022. Altri due punti chiave del patto: la chiusura dello stabilimento Maserati di Grugliasco, più il trasferimento della produzione a Mirafiori. Ma cosa già si sapeva? Dello spegnimento della fabbrica alle porte di Torino. Viceversa, il raddoppio per la sfiziosa elettrica è una novità.

I manager Stellantis sono stati chiari: entro fine novembre 2021, avverrà il trasferimento della verniciatura delle Maserati a Mirafiori. A gennaio 2022, si partirà con verniciatura e assemblaggio dei modelli. Mentre dall’inizio del 2022 la nuova linea diventerà operativa.

A tale proposito, Davide Provenzano, leader della Fim-Cisl Torino, ha detto: “La verniciatura ripartirà il 17 gennaio a Mirafiori. Il montaggio inizierà il 17 dicembre con il trasferimento. Tutto il lavoro per il trasloco entro 4 settimane si concluderà”.

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