Storia della Fiat Tipo

Natale LiVecchi Autore Auto
Fiat Tipo

La Fiat Tipo del gennaio 1988 sostituiva la Ritmo e rappresentava un modello di grande importanza per la Casa italiana. La piattaforma adoperata era di tipo modulare e veniva usata anche per l’Alfa Romeo 155. La Fiat Tipo, in sette anni di produzione, venne venduta in circa 2 milioni di esemplari raggiungendo anche il titolo di Auto dell’Anno nel 1989.

Le innovazioni erano tante: la carrozzeria era per la prima volta completamente zincata, il portellone invece veniva realizzato in vetroresina per esigenze di design e di peso. Le prime motorizzazioni a 4 cilindri (1.1 Fire, 1.4 e 1.6) erano alimentati a carburatore, ma l’iniezione elettronica arrivò già nel 1989 con l’introduzione del 1.8 i.e. da 136 cavalli. Per quanto riguarda i diesel c’era un 1.7 e un 1.9 Turbodiesel, quest’ultimo da 90 cavalli.

Un po’ di storia

La Tipo venne presentata il 26 gennaio del 1988 e veniva assemblata a Cassino, dal 1989 al 1990 alcuni esemplari venivano invece prodotti a Pomigliano d’Arco per esigenze legate alla questione occupazionale. Nel 1993 viene messo in atto un restyling che ne migliora la meccanica e l’estetica (soprattutto nel frontale e negli interni) ma anche la sicurezza. Viene sostituita nel 1995 dalle Fiat Bravo e Brava.

Come anticipato, la Tipo adottava la carrozzeria interamente zincata che teneva lontana la ruggine. Lo spazio interno, in rapporto alle dimensioni esterne tutto sommato contenute, era assolutamente notevole mentre le linee della carrozzeria (sebbene fossero semplici) erano innovative e moderne per quel tempo. Non si può inoltre non citare il portellone posteriore realizzato in vetroresina che permetteva una linea morbida e una conseguente riduzione di peso. Le linee morbide su ogni angolo della vettura contribuivano a rendere la Tipo particolarmente aerodinamica.

L’abitacolo era il più ampio della sua categoria e il bagagliaio capace di ben 350 litri. Il pianale poi contribuiva ad una notevole rigidezza della vettura.

Prima serie

Le motorizzazioni principali della prima serie della Tipo erano tre benzina e due diesel, a carburatore. Grazie ai 90 cavalli e 186 Nm di coppia della 1.9 Turbodiesel, denominata fino al 1991 T.ds, questa variante della Tipo rappresentava la versione più sportiva della gamma. Soltanto questa versione poteva montare i fendinebbia, su richiesta, e prevedeva anche un paraurti anteriore con apertura più ampia.

Fiat Tipo

Nel 1989 arriva anche la 1.8 i.e. ad iniezione elettronica multipoint, con doppio albero a camme in testa e testata a quattro valvole per cilindro dotata di 136 cavalli. Questa motorizzazione equipaggiava la versione sportiva della gamma Tipo, la i.e. 16v. L’anno dopo, nel 1990, si aggiunsero anche la versione ad otto valvole del 1.8 i.e. (110 cavalli) ed il 2.0 i.e. ad otto valvole, sempre bialbero e con iniezione elettronica multipoint da 113 cavalli.

In quello stesso anno debuttarono inoltre la 1.9 diesel con 65 CV (disponibile nella sola versione DGT), la Selecta, equipaggiata con il cambio CVT a variazione continua e motorizzata dal 1.4 e dal 1.6, e delle versioni Granturismo, dall’allestimento più sportivo, disponibile nelle versioni 1.8 e 2.0 8v e T.ds.

Di grande interesse fu l’arrivo della strumentazione DIGIT a cristalli liquidi di colore verde posta su due piani diversi nel cruscotto. La strumentazione successivamente veniva utilizzata anche sulla Tempra. Le Tipo prevedevano anche l’illuminazione dei comandi a leva per gli indicatori di direzione e varie posti dietro al volante.

Nel 1991 arriva la Fiat Tipo 2.0 Sedicivalvole da 145 cavalli dotata di elementi rossi sui paraurti, cerchi in lega da 15 pollici e uno stile più sportivo. Questa versione permetteva di raggiungere i 100 km/h da fermo in 8,2 secondi, con una velocità massima fissata a 208 km/h. Anche l’interno rimarcava il carattere sportivo della vettura con sedili profilati, strumentazione analogica dotata anche di manometro e termometro per l’olio, cinture regolabili in altezza, servosterzo e vetri anteriori azionabili elettricamente.

La Tipo inoltre prevedeva i poggiatesta anteriori, le cinture di sicurezza sia davanti che dietro, le barre antintrusione nelle portiere anteriori, longheroni del motore a deformazione programmata e ABS a due o quattro canali su richiesta ma di serie sulla 2.0 Sedicivalvole.

Nel 1993 il restyling

Il 1993 porta in dote la seconda serie della Fiat Tipo che condivide i motori con la serie precedente ma con alcune variazioni e rivisti anche in accordo con la nuova normativa anti inquinamento Euro I. Vengono introdotte anche nuove finiture, più curate nell’allestimento HSD, nuovi interni, plancia più arrotondata e pannelli porta della Tempra. Sono nuovi anche i fari che con la nuova calandra hanno ora forme più arrotondate.

Fiat Tipo - 2

Ma arrivano anche aggiornamenti per quello che riguarda la sicurezza: vengono introdotte nuove barre antintrusione dotate di doppio elemento tubolare di acciaio altoresistenziale. Viene anche irrobustita la cellula dell’abitacolo, il volante era ad assorbimento d’urto e la plancia “riempita” di schiuma per proteggere maggiormente in caso di urto. In optional per tutti gli allestimenti e di serie su altri gli AirBag, i pretensionatori delle cinture anteriori e l’ABS con quattro freni a disco.

Il restyling introduce anche una speciale versione a tre porte, più sportiva nell’aspetto, con cornici del lato finestrino in nero lucido. Tutte le versioni tre porte avevano gli alzacristalli elettrici. Nel 1994, con l’allestimento High Safety Drive (HSD) la sicurezza riceveva un’attenzione maggiore visto che veniva introdotto l’ABS a quattro canali, l’AirBag lato guida, i pretensionatori delle cinture di sicurezza anteriori, i poggiatesta posteriori, il correttore di assetto dei fari e l’interruttore inerziale.

La Fiat Tipo oggi

Fiat Tipo S-DesignLe medie di casa Fiat che seguono alla Tipo sono la Bravo-Brava, la Stilo, e di nuovo la Bravo fino al 2015 quando torna la vecchia denominazione. La nuova Tipo però viene prodotta in Turchia nello stabilimento Fiat di Brusa. La nuova generazione è ovviamente più grande, più sicura e più tecnologica della sua antenata. Ma come per la prima generazione il riscontro del pubblico è notevole.

La nuova Fiat Tipo è caratterizzata da fari sottili, una grande capacità di carico e fiancate pulite e dinamiche. Con i 550 litri del bagagliaio sorpassa nettamente i 350 della vecchia Tipo. Con l’attuale promo Fiat ci si può portare a casa la Tipo con anticipo zero e zero interessi con 179 euro al mese.

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