Suzuki Ignis: ultima corsa verso il tramonto

M Magarini
La Suzuki Ignis è sul punto di compiere l’ultima corsa verso il tramonto: i suoi giorni in Europa sono ormai contati
Suzuki Ignis

In nome della sicurezza, sarà presto obbligatorio introdurre per le case automobilistiche alcuni nuovi sistemi, indicati nel Global Safety Regulation (GSR) versione 2.0. I continui incidenti, spesso anche con conseguenze tragiche, che accadono sulle strade del Vecchio Continente impongono un ravvedimento. Per gli attori della filiera ciò comporterà un notevole investimento, a patto di voler rimanere nel Vecchio Continente. Infatti, c’è chi preferisce mettere la parola fine su certe produzioni, come la Suzuki Ignis, una proposta ormai prossima alla conclusione.

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Suzuki Ignis Hybrid Top promozione

La vettura, ben nota anche nei confini italiani, si accinge a salutarci, lasciando un pizzico di dispiacere tra i fan, che ne hanno supportato gli sviluppi, ma la maggior parte è consapevole dell’importanza di sottostare alle regole. Ergo, la situazione sembrava compromessa, a meno di clamorose uscite. Un’eventualità remota, data la totale assenza di comunicati in proposito.

Nei prossimi mesi calerà, dunque, il sipario sulla Suzuki Ignis e ora arriva la certezza. L’importatore olandese ha confermato l’addio, sottolineando come Suzuki focalizzerà le attenzioni sulla vendita di azioni esistenti e chiuderà il configuratore per la Suzuki Ignis. Della serie, è stato bello finché è durato, ma ora bisogna voltare pagina. I profitti ventilati non devono essere apparsi abbastanza da giustificare delle modifiche così rilevanti.

Tra le qualità riconosciute dalla community di appassionati, figurano le dimensioni ultracompatte, ideali soprattutto nei centri urbani. Durante le ore di punta, lungo le vie più trafficate, avere una macchina del genere sapeva essere di notevole aiuto. Non meno importanti la leggerezza e l’efficienza energetica, così da ridurre le spese accessorie legate al suo utilizzo. Allo stesso modo, la solidità valeva degli ampi consensi, che, a onor del vero, continuano tuttora, benché il protocollo normativo la renderà presto superata.

Suzuki Ignis

A dispetto dei notevoli pregi, la vettura ha avuto un riscontro piuttosto freddo nei Paesi dove la rete di concessionari è limitata. Qualche disappunto era stato sollevato dai potenziali acquirenti circa le forme del “lato B”. Il paraurti piuttosto squadrato e i fanali non hanno, innanzitutto, mai convinto appieno. In secondo luogo, il rapporto tra la parte superiore e inferiore della macchina è apparso a parecchi piuttosto sproporzionato. Mentre la prima è piuttosto alta e voluminosa, la seconda risulta bassa e piatta, il che conferisce un’immagine poco armoniosa. Il colpo finale glielo ha probabilmente inflitto l’eccessiva somiglianza rispetto a due proposte gettonatissime nei nostri confini, quali la Fiat Panda e la Toyota Aygo (per cui si parla di una versione elettrica).

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