Meno terre rare cinesi: quale ripercussione sulla Suzuki Swift, tanto per iniziare

Suzuki interrompe la produzione della Swift a causa delle restrizioni cinesi sulle terre rare.
suzuki swift suzuki swift

La Cina mostra la propria potenza con un giro di vite sulle terre rare, essenziali per fare le auto: così, Suzuki sospende la produzione della sua Swift, diventando la prima Casa automobilistica giapponese a essere colpita dalle restrizioni all’esportazione, come riporta la Reuters. Questo è solo un inizio. Moltissimi modelli di numerosi Gruppi auto verranno investiti dal guaio. 

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Cina imperante nell’automotive

Nel machiavellico risiko automotive giocato dal Celeste Impero, la stretta sulle terre rare rafforza notevolmente la posizione del Dragone, già padrone della filiera elettrica e delle batterie. La decisione della Cina, presa ad aprile, di sospendere le esportazioni di un’ampia gamma di terre rare e magneti correlati ha sconvolto le catene di approvvigionamento fondamentali per Case automobilistiche, produttori aerospaziali, aziende di semiconduttori e appaltatori militari in tutto il mondo. 

La spallata cinese anti USA che però colpisce anche l’Europa

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L’idea di Pechino è di fare male agli USA nella guerra commerciale anti Trump. L’effetto collaterale è il danno all’Europa, che necessita delle terre rare. La decisione, col pulsante da premere, viene presa da 60 tecnici cinesi in un immenso edificio grigio a est di Piazza Tienanmen: un team del ministero del Commercio cinese che decide il destino dell’industria automobilistica globale. La squadra dice o sì o no al permesso di esportazione di magneti in terre rare. Pechino si prende la sua vendetta contro gli yankee: i controlli sulle esportazioni di terre rare sono una ritorsione per le restrizioni statunitensi sui chip.

Occhio a Mercedes-Benz

Anche alcuni stabilimenti europei di componenti per auto hanno sospeso la produzione e Mercedes-Benz sta valutando soluzioni per proteggersi dalla carenza di terre rare. Siamo solo all’inizio. Questa è una micro onda che diverrà uno tsunami per l’automotive dell’elettrico europeo e mondiale. Coinvolti tutti i veicoli di qualsiasi motorizzazione, ma molto più le full electric e le ibride.

Sentiamo Bosch: “La procedura per i nostri fornitori di richiedere licenze di esportazione per diverse terre rare è complessa da aprile 2025. Richiede molto tempo. In parte a causa della necessità di raccogliere e fornire numerose informazioni”.

Allarme rosso Clepa: scorte in esaurimento

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La Clepa (fornitori auto europei) lancia l’allarme terre rare. Le restrizioni hanno portato alla chiusura di diverse linee di produzione e di impianti in tutta Europa, con ulteriori impatti previsti nelle prossime settimane man mano che le scorte si esauriranno. Urge un dialogo tra Cina e Unione Europea per garantire catene di approvvigionamento stabili e resilienti per il settore automobilistico globale. Serve garantire che il processo di licenza sia trasparente, proporzionato e allineato con le norme internazionali. Da parte sua Hildegard Müller, presidente della tedesca VDA (Case): “Se la situazione non cambia in fretta, non si possono più escludere ritardi e anche interruzioni nella produzione di auto”. 

terre rare

Di che si tratta

Le REE, acronimo di Rare Earth Metals, sono un gruppo di 17 elementi facenti parte della famiglia dei metalli. Suddivisi in base al peso atomico in: LREE, Terre Rare Leggere; MREE, Terre Rare Medie; HREE, Terre Rare Pesanti.​ Si tratta di 17 elementi chimici: Scandio, Ittrio e i 15 lantanoidi ovvero, nell’ordine della tavola periodica, Lantanio, Cerio, Praseodimio, Neodimio, Promezio, Samario, Europio, Gadolinio, Terbio, Disprosio, Olmio, Erbio, Tulio, Itterbio e Lutezio.​ Sono rare per via della loro difficile identificazione oltreché per la complessità del processo di estrazione e lavorazione del minerale puro. Sono la chiave dell’economia moderna: automotive, militare e aerospaziale. Per le macchine BEV elettriche, PHEV plug-in e ibride, sono l’anima, il cuore. Vedi i magneti permanenti per le turbine eoliche e per la costruzione di motori elettrici.

Attualmente la Cina è l’esportatore di terre rare più importante al mondo, con una produzione annua di 130.000 tonnellate e detenendo circa il 37% delle riserve mondiali. Seguono gli Stati Uniti con il 12%, il Myanmar (10,5%) e l’Australia (10%). Ecco perché Trump punta la Groenlandia: il luogo con il sottosuolo più ricco di terre rare al mondo.

Le misteriose colpe della Cina

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Nei guai l’automotive che punta sull’elettrico, specie quello europeo, spinto dal ban termico 2035. A quanto pare, in Europa qualche politico si lamenta. Prima, col Green Deal auto elettrica, ci siamo consegnati mani e piedi legati alla Cina, regina del full electric, delle batterie, dei magneti, delle terre rare. Adesso, ci lagniamo perché quella cattivona di Pechino esibisce la propria forza. Trattasi di normali rapporti internazionali nei quali chi è superiore si fa sentire. Se l’UE avesse deciso per le auto termiche pulite, il problema batterie e terre rare sarebbe stato infinitamente meno grave.

Per chiarezza. Le batterie delle auto elettriche non contengono le terre rare nei materiali dell’accumulatore. Le terre rare sono fondamentali per la produzione dei motori elettrici a magneti permanenti. Le batterie agli ioni di litio utilizzano invece litio, cobalto, manganese, nichel, rame e grafite. 

La sfida a Mike Tyson

Hai innanzi a te Mike Tyson 20enne. Puoi sfidarlo in una partita di scacchi o in un incontro di boxe. Se scegli la prima strada (il termico), vinci facile, purché tu sappia giocare. Se scegli la seconda (auto elettrica), sei un morto che cammina. Ma molto green.

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