Tesla Model S e Model X: nuove versioni più accessibili ma c’è il “tranello”

M Magarini
Le Tesla Model S e Model X accolgono in listino delle versioni più accessibili. Peccato che non sia tutto così rose e fiori.
Tesla Model S Plaid

Le politiche di prezzo adottate da Elon Musk stanno facendo parecchio parlare il mondo delle quattro ruote. In alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa, il tycoon sudafricano ha preannunciato l’intenzione di vendere un giorno allo stesso costo di produzione. Ci riuscirà o no? Con il geniale uomo d’affari, l’uomo più ricco sulla faccia della Terra (sempre meglio ricordarlo), ogni scenario è possibile. Di ambiziosi obiettivi portati a termine con successo ce ne sono già stati parecchi, ragion per cui ci sono ottime chance che pure qui valga lo stesso.

Tesla Model S e Model X: entry level più accessibili in listino ma…

Tesla Model S
Tesla Model S

Poi, però, resta da definire la tabella di marcia, il modo in cui realizzare il taglio dei prezzi in misura drastica. Un processo già ben avviato dalla compagnia, da inizio 2023, quando la drastica riduzione ha destato parecchio scalpore. Persino i maggiori capi d’industria hanno fatto “pubblicità non voluta” al gigante texano, entrando nel merito della strategia messa a segno. Si veda, per esempio, il top manager di Stellantis, Carlos Tavares, entrato a gamba tesa contro le politiche applicate. A suo avviso, le manovre colliderebbero con la logica del profitto, tanto ricercata dal conglomerato nato nel 2021, dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e Peugeot Groupe (PSA). Della stessa idea si è rivelato essere pure il Volkswagen Group, convinta che prezzi troppo accessibili valuterebbero la convenienza della relativa gamma.

Nel frattempo, Tesla tira avanti a spron battuto, premiata dal netto incremento delle immatricolazioni. Il picco è stato toccato dalla Model Y, la vettura più venduta su scala planetaria nel primo semestre dell’anno. Non era mai capitato a un veicolo elettrico di occupare la prima posizione della classifica. I generosi sconti concessi hanno permesso di superare la riluttanza di numerosi potenziali acquirenti. Tentati sì dalla possibilità di rispettare maggiormente l’ambiente, ma in precedenza dissuasi dall’ordine a causa delle spese elevate.

Il listino favorevole, a fronte di una qualità elevata, è parte integrante del successo di Tesla. E lo conferma il positivo riscontro raccolto pure dalle Model S e Model X. Lo consente un dettaglio che, magari, tende inizialmente a finire in secondo piano: l’autonomia. Pur avendo le proposte entry level lo stesso sistema delle versioni di livello superiore, hanno una sorta di blocco, atto a impedirne il raggiungimento degli stessi valori di percorrenza. E così sia la berlina sia il suv a zero emissioni costano fino a 10 mila dollari in meno negli Stati Uniti. Per lo sblocco potrebbe rendersi necessario corrispondere un extra. Al momento, tutto tace in merito, ma nessuno nutre dei dubbi circa l’adozione di tale politica. Qualora fosse davvero così, le compagnie rivali produttrici, a loro volta di bev, avrebbero di che prendere appunti, pronte a replicare lo stesso tipo di strategia.

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