Tesla vecchie meglio delle nuove: brutta sorpresa per i clienti

M Magarini
Tesla interni

La Tesla ha un modo tutto suo di fare promuovere le proprie auto e anche di rilasciarle in commercio. A differenza della prassi adottata dalle concorrenti, la creatura di Elon Musk è una sorta di “cantiere aperto”. Appena ne ha la possibilità, aggiorna il software delle sue auto, anche se ci sono degli aspetti da correggere. Accade ancora una volta con il nuovo HW 4, di cui si è già fatto un gran parlare. Tra urla e squilli di tromba, la Casa texana ha rivelato le caratteristiche avveniristiche del sistema, provocando l’entusiasmo degli irriducibili fan. Peccato che lo stato dei lavori sia parecchio indietro, (almeno) di ben sei mesi secondo le dichiarazioni del tycoon sudafricano.

Tesla: continui problemi con l’Hardware 4.0

Tesla Roadster
Tesla Roadster

Forse sarebbe stato meglio attendere prima di completare il processo. Lo dice il buon senso, anche se ormai Tesla è “abbonata” a soluzioni simili. Il punto è che per la definizione e il perfezionamento della tecnologia si affida al comportamento su strada. Sulla base dei feedback degli utenti apporta delle modifiche e, di conseguenza, la fase iniziale di un nuovo software lascia a desiderare. Le lacune da risolvere sono all’ordine del giorno nel caso delle Tesla nei primi mesi di vita, fino al raggiungimento della versione definitiva.

Stando alla testimonianza di alcuni clienti, l’Hardware 4.0 risente di parecchie mancanze, alla quale porre rimedio nell’arco delle prossime settimane. Né l’Autopilot né il Full Self Driving funzionavano al pieno delle loro capacità, oltre all’assenza dei sensori di parcheggio e del Cruise Control. Consapevole del disagio arrecato agli acquirenti, il colosso delle elettriche ha annunciato di aver dato il via al rilascio del Full Self Driving, pure sulle vetture provviste di HW4 mediante un upgrade di tipo software, il numero 11.4.4. Con il firmware è implementata pure la Tesla Vision, una tecnologia grazie alla quale il cervello elettronico di bordo riesce a svolgere diverse funzioni, solo attraverso l’impiego delle telecamere.

Rimangono comunque delle criticità a cui porre rimedio, come il limite dell’Autopilot a 135 km/h e la distanza di sicurezza impostabile nel range da 2 a 7 (escluso l’1, quindi). Al completamento dei lavori, l’Hardware 4.0 segnerà dei tangibili progressi, ma toccherà pazientare, fiduciosi delle promesse fatte a suo tempo dai portavoce della compagnia. La priorità assoluta è ora il Full Self Driving su HW3, affinché si riveli all’altezza della situazione pure al di fuori degli Stati Uniti. Le mire globali della Tesla impongono un’opera a regola d’arte.

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