Volkswagen abbandona le plastiche nei suoi interni

Dario Marchetti Autore
A sostenerlo sono stati i responsabili del design Andy Mindt e Chistian Schreiber
Volkswagen Golf

Nonostante una crisi che sembra aggravarsi giorno dopo giorno, la Volkswagen sta cercando nuove strade per migliorare i propri veicoli. E, tra quelle che stanno per essere intraprese, c’è anche l’abbandono della plastica in favore di tessuti di qualità per gli interni dei propri veicoli.

A far capire la nuova direzione della casa tedesca sono stati Andy Mindt, il responsabile del design, e Christian Schreiber, quello della strategia di design, nel corso di una articolata chiacchierata con Top Gear. Un’intervista molto interessante, che ha cercato di andare oltre il momento estremamente preoccupante della casa, alle prese con una crisi finanziaria dalle conseguenze al momento indefinibili.

Volkswagen alla ricerca di nuova qualità per gli interni

VW è pronta ad abbandonare le plastiche economiche degli interni in favore di tessuti di qualità superiore. Questo è quanto affermato da Mindt e Schreiber nel corso della chiacchierata con Top Gear. Aggiungendo che un cambiamento di questa portata farà anche risparmiare soldi all’azienda. In tal modo, quindi, si prenderebbero due piccioni con una sola fava, cosa che non guasta di certo alla luce delle difficoltà attraversate dall’azienda di Wolfsburg.

Volkswagen Golf

Insomma, sembra ormai arrivato il momento di mettere in disparte le ruvide plastiche nere che hanno caratterizzato anche le Volkswagen per lunghi anni. Una notizia che farà piacere a chi non ama i materiali plastici e preferisce quelli più naturali e di qualità all’interno della propria auto.

Il duo dei responsabili del design ha poi affermato che la direzione futura del marchio tedesco prevede nuovi abitacoli in cui la funzionalità dovrà avere una precedenza rispetto alla semplice confezione estetica. Una posizione in cui i guidatori devono essere messi in grado di “giocare con tutti i punti di contatto che hanno nella vita reale”.

Queste le parole usate da Christian Schreiber, al riguardo: “Quando apri la portiera di una Volkswagen, deve essere semplice e utilizzabile, e non eccessivamente decorata. Dovrebbe essere lo stesso una volta che usi l’auto; è pensata per funzionare con te e non per complicare le cose. Ci saranno Easter egg di auto del passato. Ad esempio, avremo determinati modelli, specificamente per i modelli GTI , e siamo molto protettivi su cose come questa, quindi non li useremo su altri modelli”.

“Vogliamo essere visti come bravi ragazzi”

Andy Mindt ha a sua volta voluto mettere in risalto l’impegno di Volkswagen per cercare di conseguire il massimo di qualità, sottolineando l’attenzione rivolta a materiali di alta qualità e componenti semplificati. Per poi aggiungere: “Cercheremo di eliminare i materiali plastici economici e investiremo invece i soldi in tessuti e nel miglioramento della qualità, il che aiuta a risparmiare denaro e significa che possiamo usarlo altrove. Un esempio potrebbe essere un pannello porta composto da tre pezzi. Cercheremo invece di progettarlo utilizzando un’isola al centro. Ci saranno ancora una maniglia della porta e un bracciolo come prima, ma saranno tutti costruiti da un unico pezzo. Ciò rende anche l’intero processo più sostenibile”.

Volkswagen T-ROC

Parlando più in generale della filosofia di design del brand , i due designer hanno poi espresso il desiderio di differenziarsi dallo stile aggressivo di alcuni concorrenti. Affermando di voler invece essere visti dal grande pubblico alla stregua di “bravi ragazzi”.

È stato ancora Mindt a mettere l’accento su questo particolare aspetto. Ha infatti affermato: “Credo che la maggior parte delle persone non voglia essere la più cool o apparire aggressiva in pubblico. Vogliono indossare un completo e avere un bell’aspetto esteriore, ma anche essere felici e ottimisti. Qual è la necessità di essere aggressivi?

Per i bravi ragazzi resta comunque da fare i conti con la crisi in cui sembra avvitarsi ogni giorno di più l’azienda tedesca. I sindacati, infatti, hanno già rigettato le proposte della dirigenza per il risanamento dei conti aziendali. Si preannunciano quindi forme di lotta che, conoscendo la forza dei sindacati tedeschi, metteranno a dura prova una dirigenza che già deve fare i conti con una situazione ai limiti del collasso.

  Argomento: