Un appassionato (forse un po’ folle) ha deciso che l’umile Fiat 126, scovata per caso su Facebook Marketplace con la sua vernice sbiadita e le sue ruote malandate, non meritava di restare una banale auto d’epoca. Meritava, invece, di diventare un progetto basato sul caos e sulla velocità.

Il piccolo motore bicilindrico originale della “tenera” Fiat è stato immediatamente fatto fuori, sostituito con un motore preso da una due ruote BMW capace di raggiungere l’impressionante picco di 10.000 giri/min. Il risultato è stato un vero e proprio razzo tascabile dall’aspetto ingannevolmente innocuo. Non appena avviata, la piccola auto ha preso vita rombando gutturalmente, un suono esilarante se si considerano le sue dimensioni ridotte.

Per assecondare questa rinnovata energia, sulla Fiat 126 sono state apportate modifiche che la rendono una vera e propria macchinina da corsa artigianale. Le sospensioni e i freni sono stati opportunamente potenziati. Al posto del cambio standard, è stato installato un cambio sequenziale a sei marce fatto a mano, un tipo di meccanismo solitamente costruito per le auto da corsa italiane in miniatura. Questo ha trasformato la guida in un’esperienza di accelerazione pura e rumorosa, in pieno stile drag race.
Anche l’estetica è stata rivoluzionata, con un tocco di aggressività che fa sorridere. I passaruota originali in fibra di vetro sono stati sostituiti con robusti passaruota in alluminio, conferendo alla Fiat 126 un aspetto widebody (se vogliamo) estremamente aggressivo.

L’interno è coerente con l’anima da corsa home-made. I pannelli delle portiere sono in alluminio, il cruscotto è personalizzato e persino il pannello di controllo è stato realizzato a mano. Il tocco finale è arrivato da un amico, che ha costruito da zero un display digitale unico nel suo genere.
Su strada, la Fiat 126 pare regalare un vero e proprio sovraccarico sensoriale tra rumore, vibrazioni e rapidi cambi di marcia che la fanno sembrare molto, molto più veloce di quanto non sia in realtà.
